domenica 19 ottobre 2014

Difficile ma.....fatta-Ladder 2400

Terminata la stagione dei trail agonistici, si svolta pagina e si ritorna sull'asfalto.
Obbiettivo mezza dei comuni del 16 nov.
Parto da una buona base aerobica, e sicuramente di potenza, ma mi mancano i k su asfalto e l'abitudine a spingere su questa superfice.
La settimana è stata abbastanza di scarico, ieri ho voluto fare una ladder, ossia scala a pioli, 2400.
800-1200-1600-2000-2400-2000-1600-1200-800 con recuperi differenziati.
L'obbiettivo era fare 18-19 k , testare lo stato di forma, divertendomi senza mettermi troppo alla prova.
L'idea di fare questa scala in progressione mi spaventava un pò, ma sapevo che l'avrei fatta tranquillo e senza tante pretese.
Il percorso, vario con salitinie e discesine, il classico giro invernale, ha aiutato a rendere tutto molto gradevole.
Autunno in arrivo, ma solo per la luce, per la temperatura invece sembra estate, e io me la godo tutta!
L'allenamento è andato non molto bene, causa le scarpe, le wave nirvana 6, fatte per pronatori pesanti, mi hanno dato parecchio fastidio.
Troppo rigide e sicuramente non adatte al mio peso di 69kg.
Anche se pronatore, mi sono reso conto in questi ultimi anni che conta molto di più l'appoggio e la tecnica di corsa.
Scarpe così rigide non sono adatte a me, sono arrivato a casa deciso a scartarle, della serie ultimo giro.
Come ho deciso di scartare le wave inspire 4, anche queste tropo rigide e lente.
Notevole realizzare nel tempo una cosa, è ad un certo punto  vederla ovvia e non avere più dubbi sul da farsi!!!!
L'ultimo acquisto delle adidas boston boost, anche se per caso, mi ha aperto gli occhi, e fatto realizzare che i miei piedi hanno dormito in questi ultimi 5-6 anni.
I primi risvegli li ho avuti con le dynafit, le quali seguono perfettamente la sagoma del piede, senza sbordare dai lati.
Sbordatura giustificata dalla necessità di stabilizzare l'appoggio del piede, ma che mi sono reso conto essere un limite nella velocità e tempo di appoggio.
Se si impara ad appoggiare correttamente il piede, è relativa la funzione dell'antipronazione come quella della stabilizzazione.
Ma questo chiaramente non è per tutti e dipende dalla maturazione del runners.
Io mi ritengo abbastanza.......stagionato, ma non certo maturo.
Quando ho avuto l'occasione dell'acquisto delle adidas, l'aver notato la "sbordatura assente o minima", ha tolto ogni dubbio in merito all'acquisto.
Oltre poi chiaramente ad averle provate in negozio ed aver assaporato la spinta che restituisce il famoso materiale della suola. La tanto reclamizzata mescola boost.
Ma credete, non è stato quello che mi ha spinto a prenderle.
Notate questa immagine dall'alto!

Anni fa, quando provavo le adidas, le sensazioni che mi trasmeteva era di una scarpa con pianta troppo stretta per il mio piede pronatore.
Dunque pensavo, ho bisogno di una scarpa stabile che mi sostenga, ma ora non è più così, la vedo molto molto diversamente.
Come sempre il tempo consente alla persona di accumulare esperienza in un campo e grazie a questa e ad altri fattori, alcuni casuali, porta all'evoluzione ossia al cambiamento.
Fattore che ritengo fondamentale per crescere e migliorare, a costo di sbagliare.....
Ritornando alle scarpe, tengo le wave elixir 3, quelle che ho sempre tenuto da gara, abbastanza morbide e con cui mi sento ancora molto bene.
Cambiati i copertoni, dalla prossima settimana si parte !!!!
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