sabato 26 marzo 2016

Qualche segnale-1-2-3-RG half marathon-rec-1-1:15-1:30

Oggi è andata in modo soddisfacente, c'è qualche segnale di ripresa, il ritmo non è stato così sofferto.
Ho tenuto il RG ipotetico che vorrei tenere alla mezza dei dogi, ossia 3:58, essendo il mio pb 4:02.
Quando non mi sento sufficientemente apposto, gli intervallati sono sempre i migliori.
L'1-2-3- è quello che preferisco, rec 1-1:15:1:30.
Inizialmente avevo azzardato un rec costante da 1', ma per fortuna ho cambiato idea e mi sono preso un pò di margine.
Ottima scelta, altrimenti con rec 1' costante, non avrei tenuto di sicuro.
Ho lavorato per 3/4 nella zona 4, senza mai entrare nella zona 5, ossia tra 144 e 155 bpm.
sensazioni di sofferenza medio alta, senz'altro migliore del giorno della stravicenza
Ora un paio di giorni di recupero ci stanno, lunedì un'uscita forse ci sarà , ma light di sicuro.
Probabile nordic walking.



E....... Buona Pasqua a tutti voi
che il calore dell'amore possa riempire le nostre case e allontani incomprensioni, un passo verso la pace lo possiamo fare, cominciamo farlo noi, l'intenzione è contagiosa, ricordiamocelo



lunedì 21 marzo 2016

Stravicenza 2016-THE BLACK DAY

Periodo nero, si, fuori forma, si, ma mai avrei pensato di affrontare un black day come quello di ieri.
Non sono il tipo da farsi scoraggiare, anzi reagisco sempre con il con l'attacco, dunque nonostante le continue conferme di essere fuori forma, sono partito comunque convinto.
I primi k confermano che ci ho provato, pur sapendo che il pb non lo potevo nemmeno immaginare.
Ma ragazzi, una fatica insuperabile, stare sotto i 4:00, come un macigno insostenibile, quando a metà dicembre avevo tenuto 3:55 per 10 miglia.
Comincia il tracollo dal quinto k, vuoto totale, ricordo degli ultimik di una maratona di qualche anno fa.
Una crisi che non penso di aver mai provato, cosa faccio?, mi ritiro?, no no dai, mi chiedo cosa sta cercando di dirmi il mio corpo e questa situazione, situazione che si sta protraendo dall'inizio dell'anno.
Sta calmo mi dico, non devi dimostrare niente, non sei nessuno, cambia ritmo e corri quello che puoi, e così faccio.
Ho affrontato situazioni simili, anni fa, quando contratture erano frequenti, e non volevo rinuciare comunque a correre.
Cambio dunque ritmo di botto e accetto la situazione. Corsa modalità turistica, bene ora sono in pace con me stesso, ma la fatica è immane comunque, al settimo raggiungo l'apice, 4:27, 4:26, quasi quasi comincio a camminare, sto troppo male cavoli, per fortuna inizia la discesa finale verso campo marzo e mi convingo a continuare a correre!!!
Concludo in qualche modo, sorpassato da nuvole di runners , concludo con un epico 41:44.
Questo giorno resterà nella mia memoria podistica per sempre, ma la corsa è anche questo.
Dopo anni di rosicchiamento dei pb, fino ad arrivare al 38:16 dell'anno scorso, con il risultato sulle 10 miglia di dicembre, avrei giurato che questo sarebbe stato l'anno giusto per un under 38!
Bè ripeto, la corsa è anche questo, confortante la solidarietà di molti amici/amiche, che durante la corsa e dopo mi hanno stretto in un caldo abbraccio, questa è la cosa che fa grande lo sport.
La ciliegina sulla torta, ora, è che fra due settimane sono iscritto alla mezza dei dogi e la settimana dopo alla Puro 10000!!!!!!.
Cosa fare, quando la situazione richiederebbe rigenerazione o quasi STOP?
Bè la prendo come viene, osserverò un periodo di calma podistica, correndo alla soglia della minima fatica, e chissà che qualcosa si sblocchi.
Comunque, a parte tutto, sto bene, non ho problemi muscolari o articolari, la forza e la voglia per correre ogni giorno non mi manca, è solo che quando provo ritmi elevati, mi spengo come una candela a cui manca aria.
Penso sempre all'onda, per avere un bel crestone, ha bisogno della controparte bassa.
Se non c'è uno non c'è l'altro, dunque keep calm and don't give up, se capita anche a voi un periodo così, sappiate che fa parte del nostro essere umano, e il pretendere sempre un percorso in crescita, non è tipico degli organismi viventi in generale!!!!
In effetti, se ci penso, quale è uno dei miei problemi più grossi?, voler sempre finire gli allenamenti esaurito al massimo, uscire sempre con l'idea di voler portare a casa un miglioramento, riposo??? molto difficile da sopportare.
E allora mi dico, impara a vivere a volte le situazione per quello che sono!!!!
Dai momenti no, dalle emozioni negative, dal pessimismo, dalle persone antipatiche e insopportabili, penso sempre si nasconda il corso di studi più ostico.
Cosa ti stanno dicendo queste situazioni? cosa vogliono insegnarti? perchè continui ad evitarle!
Alla fine non ne puoi fare a meno se vuoi la laurea finale.
Ne ho avuto di esami difficili da superare all'università, li puoi mettere da parte per un pò, fare dell'altro, far finta che non esistano, ma alla fine se vuoi la laurea, quelli li devi  affrontare e superare.
Perchè non può essere così anche per altre situazioni della vita?
Bene, con questa ultima riflessione penso di aver divagato abbastanza, ora posso andare a letto.
Da domani però so che l'approccio ai miei allenamenti sarà diverso, la lezione ha iniziato a dare degli insegnamenti importanti.
Notte raga.



mercoledì 16 marzo 2016

Garmin Forerunner 920xt-ogni cosa avresti potuto desiderare, a parte....

L'ho avevo detto nell'ultimo post sul 910xt, e immancabilmente mi sono smentito.
920xt al polso, 910xt venduto!!!!
Perchè????
Sono attratto dalle evoluzioni tecnologiche, sopratutto quando le reputo utili a migliorare.
Ma non mi permetto cose che non posso, regola base, quindi ribadisco che il migliore prezzo a cui si riesce trovare il 920xt con fascia hrm, ossia 389, almeno 10gg fa, sono ancora tanti, tanti, il passo non lo avrei fatto.
Ma dopo aver visto buone proposte sull'usato sotto i 300.
Usato di cui ho avuto ottima esperienza con il 910xt, bè ho deciso di fare il passo.
Sono riuscito a vendere il 910xt con fascia e sensore cadenza a 230, dunque ho trovato un'ottimo usato pari al nuovo con fascia hrm e scontrino a 280!!!
Bè 50 euro ero disposto a spenderli, o adesso o mai più, il mondo delle garminIQ app si stò facendo avanti alla grande e il 910xt stava diventando medioevo.
Sia chiaro, il 910xt ne ha basta e avanza, tutto il resto sono cose "personali", ma assolutamente inutili all'essenza della corsa, come forse lo è lo stesso gps.
Ma non infiliamoci su questi discorsi, altrimenti qualsiasi cosa ci circonda la troviamo inutile.
L'equilibrio come sempre sta nel mezzo e non nell'esclusione, l'uomo ha bisogno anche di cose inutili e fare cose inutili, e va bene, ognuno avrà le sue, basta non si trasformi in un intero accumulo di queste.
Indeciso con il 630, di cui mi piaceva molto il design e il quadrante molto ampio, ma al sensore barometrico non potevo proprio rinunciare, il fenix 3 non se ne parla, troppo cipollone e costoso.
Dunque sul 920xt si è focalizzata e concretizzata la scelta finale.
Inizialmente mi sono ritrovato totalmente spaesato, dopo anni di 305, 310, 910, in cui bene o male il sw è molto simile
Non amo leggere le istruzioni se non dopo aver smanettato a intuito.
Con il 920xt ho smanettato alla grande lo giuro prima di orientarmi e a padroneggiarlo.
E' una bella bestia, filosofia radicalmente nuova e nulla a che fare con i precedenti modelli.
Non saprei da dove iniziare nel descrivere questo GPS, perchè ne ha veramente tante, in questo post nemmeno lontanamente mi sognerei di descrivere tutte le sue funzionalità.
Inizierò per elementi, e ogni tanto farò un post dedicato ad una sua funzine, questo per descriverla bene e nei dettagli.
Inizio con ?????? l'imballo!!!!
IMBALLO
Si mi ha stupito ridotto a metà rispetto al 910xt, eliminato il caricatore e la chiavetta ANT+, solo GPS, cavo ricarica, fascia hrm.
AL POLSO-ESTETICA
pesa solo 10gr in meno del 910xt ossia 60gr, e giuro che la differenza al polso la si avverte eccome, si guadagnano 0,0003 sec al k :):):):):):):):):):):):) ah ah ah, tanto per stare sul concreto
estetica piacevole, spessore 1/4 in meno del 910xt

al polso non lo si avverte minimamente e non appare tremendamente cipollone,.....appena appena...
Io comunque non sono il tipo e così rimango, che porta al polso l'orologio, non l'ho mai sopportato, se non per la corsa
Le funzionalità di activity tracker giornaliera, contapassi, rilevamento della qualità del sonno....lungi da me, disabilitate in prima istanza, come le smart notifications di email e di questo e quello.....via via.
TASTI
la disposizione e la modalità di attivazione dei tasti è una delle cose sensibilmente migliorate e che apprezzo notevolmente.
Il 910xt aveva i tasti UP DOWN molto duri da premere, vicini, dunque mentre si correva bisognava dedicare un minimo di attenzione per percepire cosa si stava premendo, spesso si rischiava di premere il tasto ENTER  più in basso.
Inoltre essendo tutti neri,  solo il tatto li può percepire al volo, ma come detto anche questo richiede un minimo di attenzione, e mentre si corre, qualsiasi cosa di questo tipo che superi i millisecondi disturba!!!! :):):):):):)
Nel 920xt i tasti UP DOWN sono solo loro due, a lato, molto prominenti, superficie ampia e rigata, di colore ben distinguibile dal resto dell'orologio.
Mentre si corre non occorre guardare, basta portare le dita e istantaneamente si percepisce cosa premere.
Il tasto ENTER è stato spostato su un piano inclinato, favorevole alla pressione, anche questo mentre si corre, risulta immediato da premere e senza incertezze di sorta.
Il tasto LAP è rimasto a sinistra del tasto ENTER, come nel 910xt.
Mentre il BACK  mentre si naviga tra i menù, ora è sovrapposto a questo.


Quà, per chi proviene dal 910, per un primo periodo nascono i primi casini!!!!
Nel 910 si torna al menù precedente con il tasto MODE a lato sx, ora questa funzione è con il tasto LAP, a sx come detto del tasto ENTER
Il tasto ENTER nel 920 fa partire la corsa e la sospende, ma ha anche la funzione di ENTER nel menu di navigazione, mentre nel 910 il tasto ENTER laterale, è ENTER e basta, quello che fa partire e sospendere o fermare la corsa è il tasto START posto nel fronte.
Allegriaaaaa .....dopo un pò, a suon di......ci si abitua!!!!

Per ora mi fermo, come detto farò per gradi, tempo e voglia.
Voglio solo concludere che dopo utilizzo di solo 10gg del 920xt, sono accecato da questo GPS.
Usandolo ho realizzato che Garmin, oltre ad avere creato un orologio innovativo, ha sistemato e colmato tutte, ma davvero tutte quelle che potevano essere le mancanze dei modelli precedenti.
Per un runner da piano e da trail, ritengo che questo soddisfi ogni fantasticheria uno si possa immaginare, non manca proprio ma proprio niente, se non una cosa, quella di farti andare più veloce!!!! certo aiuta a capire molte cose e ad analizzarsi a fondo, ma alla fine nella corsa, si sa, sei sempre te e te stesso, qualsiasi altro fattore è una scusa a cui attaccarsi e perdere la concentrazione.
Naturalmente è una battuta, classica ormai, ma rischiamo di ritornare nell'ennesimo discorso filosofico, che si esaurisce in breve, l'equilibrio stà nel non eccedere.
Mentre la battuta EVERYTHING AND  ANYTHING YOU EVER WANTED, non è una battuta ma pura verità!
Se siete indecisi, non abbiate alcun dubbio, fidatevi, è un super acquisto, ha il massimo del suo valore con la fascia hrm e il perchè spiegherò andando avanti.
Come detto il costo è ancora molto alto, ma si trovano buoni usati, che consiglio vivamente visto l'affidabilità dell'articolo.






martedì 1 marzo 2016

Adidas Raven Boost-Terrex Boost-Adizero xt Trail


       
Dopo anni di Dynafit, il passo è stato fatto, e molto sofferto!
Perchè? perchè le dynafit mi sono sempre piaciute da morire per la calzata e la sensazione di corsa.
Da un periodo che soffrivo di fastidio intenso sotto il ginocchio destro, proprio l'osso, dove terminano le fascie tibiali.
Fastidio esploso dopo la prova dei 46k a novembre sul percorso ultra trail, si dopo, non durante.
Percependo la durezza delle dynafit, onde prevenire infortuni, per la prova mi sono preso le solette Noene AC2.
La sensazione con le solette è stata fantastica, e la differenza la si sente eccome.
Ma dopo la prova, il fastidio ha iniziato a manifestarsi ed essere sempre più presente.
Ho collegato l'aumentare del dolore quando usavo le dynafit, sopratutto in discesa.
Mi dicevo passerà, e invece no, sempre peggio, fino ad arrivare a non riuscire a toccare l'osso dal dolore.
Ho iniziato dunque  ad usare le Energy boost su percorso trail, naturalmente in assenza di fango.
Il boost rende morbido ed elastico l'impatto sull'asfalto, cosa che molti non sopportano, io invece adoro.
Su percorso trail, sembra di avere due cuscini, i sassi non si sentono, sempre grazie al boost.
Tutte le scarpe del passato, mizuno, inov, mi davano problemi in discesa perchè i sassi si sentivano troppo sulla pianta, e la sensazione di ammaccatura diveniva addirittura insopportabile durante una gara, tale da compromettere il risultato.
Solamente le dynafit, grazie alla suola vibram, non mi facevano sentire nulla.
Con boost ho scoperto un mondo nuovo, sensibilità del piede in salita, grazie alla deformazione della suola, protezione ed elasticità in discesa.
Le dynafit, come già esposto in molti post, in salita tendevano a far girare tutto il piano gamba, se non si prendeva correttamente l'ostacolo. Ma soprassedevo sempre, era il male minore, mentre la loro durezza in discesa è divenuta sempre più insostenibile per il mio punto critico.
Non ci ho pensato due volte, e dopo aver visto alcune recensioni, ho deciso per l'acquisto delle raven boost, anche se consigliate sopratutto per l'ultratrail, ma ciò a cui puntavo e punto ora è protezione e prevenzione infortuni.
Ho trovato le raven ottime, in pratica delle energy boost maggiorate e tacchettate.
PESO
Peso modesto da 320gr, le dynafit erano 380gr, almeno il 44.5, la differenza la si sente.
FACILITA' TORSIONE
Torsionabili facilmente in tutte le direzioni, eccezionalmente elastiche e morbide, anche se meno delle energy.
PIANTA
Sono  più larghe di pianta delle dynafit, ma ciò, inaspettatamente, offre molta stabilità e allo stesso tempo grip.
12/12/2016 Vedi ultimo aggiornamento dopo qualche gara tecnica.....non è proprio così

SENSAZIONE SU PERCORSI MOLTO SCONNESSI
Il piede e la gambe non ruotano, perchè la suola si deforma adattandosi alla sconnessione del terreno, questa è una cosa che ho apprezzato ed apprezzo molto, veramente.
Inoltre la suola non termina secca ai bordi, ma è leggermente stondata, favorendo l'appoggio su terreno inclinato
12/12/2016 Vedi ultimo aggiornamento dopo qualche gara tecnica.....non è proprio così, anzi!!!
IN DISCESA
In discesa si fila velocissimi perchè l'impatto sul terreno non lo si sente affatto, anche i sassi più grossi rimangono lontani dalla pianta del piede. Guardate che panettone di boost.

ho fatto pochi giorni fa il Summano in discesa, pendenza 15-20%, fondo mediamente sconnesso, 1000mt D- in 6.5k.
Di solito arrivavo con articolazioni e gambe doloranti, invece stavolta ero abbastanza fresco, la prima volta che non soffro.
12/12/2016 Vedi ultimo aggiornamento dopo qualche gara tecnica.....non è proprio così, dipende dalla pendenza e da quanto è sconnesso!!!
GRIP
La suola continental mi ha lasciato stupito dalla tenuta sul bagnato, anche su pietre grosse e lisce.
Mi sono fidato a mettere il piede sopra, a velocità sopra i 16 km/h, e non ho avuto problemi, anche se ho sudato freddo.
Ritengo che ciò sia  dovuto al fatto che:
-la mescola è morbida
-la suola si deforma, aggrappandosi così ad una maggiore superficie
-i tacchetti hanno un taglio che richiama gli zoccoli dei camosci, permettendo alle testine di adattarsi alla sconnessione dell'asperità


NEL FANGO
nella melma pura non eccelgono in stabilità, essendo molto flessibili ed elastiche, ma la tenuta è ottimale, sempre grazie alla pianta larga
qui le dynafit hanno un pò la meglio, ma non di tanto
alla gara energy wild trail ho trovato tratti molto melmosi, e ci sono arrivato a velocità elevate, ho pattinato alla grande, ma sono rimasto in piedi, anche se con qualche brivido
TENUTA ALL'ACQUA
tengono un pò di rugiada e nel fango, anche quello profondo, il piede rimane asciutto, grazie alle protezione laterali
non pensare però che sia una scarpa idrorepellente, perchè non lo è.
la cosa ottima è che sotto la pioggia torrenziale, la scarpa si infradicia ma drena ottimamente, non si ha mai il piede annacquato.
questa è una caratteristica che ho notato su tutte le scarpe adidas
ALLACCIATURA
Ottimo il sistema di allacciatura fast lock, tiene e non si smolla affatto, anzi se si tira troppo, il piede duole e la stretta non molla, bisogna conoscerla bene e imparare a serrare poco.
Ottimo il sacchettino ricavato sulla linguetta, per alloggiare il laccio in più, bella idea.

TAGLIA
con dynafit ho dovuto per forza prendere il 44.5, con adidas mi sono permesso il 44, anche se i miei cari illici invadenti sono al limite  del puntale, ma per fortuna ciò non mi dà fastidio.
PROTEZIONE
i puntali hanno una gomma protettiva al punto giusto, mentra nel rimanente perimetro della scarpa vi è una gomma morbida, ottimo compromesso tra elasticità e protezione.
ESTETICA
non sono belle e aggressive come la dynafit, le quali sfondano alla grande

CONSIDERAZIONI FINALI
le raven boost sono promosse a pieni voti
la loro imponenza in termini di boost è ingannevole, in quanto come già detto, questo si deforma e si adatta al terreno, dando sensibilità e protezione allo stesso tempo
ho trovato in una scarpa proprio quello che volevo da una scarpa da trail
per i vertical e gare di sola salita non sono il top, preferisco scarpe con le quali si sente e aggrappa l'asperità del terreno.

TERREX BOOST
mi incuriosivano e le ho ordinate, visto la possibilità di recesso gratuito.
sono carine e restano solo carine, non adatte alla corsa!
le ho indossate in casa, le ho trovate  durissime, sia di suola che in torsione, peggio delle dynafit
le consiglio per il trekking e niente più

ADIZERO XT TRAIL
innamorato come sono delle adizero boston boost, non potevo non provare anche le adizero versione trail
leggerissime, soli 267gr
caratteristiche per il sistema di calzatura, con calzino integrato, onde evitare l'ingresso di sassolini e forse rendere avvolgente la calzata
io non l'ho apprezzata moltissimo, pensando anche ai periodi caldi in cui si suda da matti
anche queste le ho solo provate in casa
si avverte sicuramente la maggiore agilità e minore drop(diffrenziale) rispetto la raven(il cui drop è 10mm), e devo dire di essere stato molto incerto
ma la protezione in discesa con queste adizero, su terreno molto sconnesso,  non c'è!
dunque la dovrei pensare solo per la salita
alla fine ho pensato che per gare di sola salita su sterrato o comunque con fondo non molto sconnesso, e fino a pendenze del 20%, posso usare tranquillamente le energy o le adizero da strada
su tracciati vertical oltre il 30%, preferisco pensare ad una scarpa minimale dedicata, come la saucony tr trail

senza protezione sicuramente, quindi da non sognarsi di fare discesa, ma estremamente flessibile e leggera
anche le minimali della inov mi attirano moltissimo per questo tipo di gare
valuteremo nel futuro, per ora le raven sono il top per il misto saliscendi, per il massimo del divertimento e protezione.