Salve
sono del 1968, malato per la corsa.
Corro 25-30 minuti al giorno nella pausa pranzo(di 1 ora), e nel fine settimana una ventina di chilometri.
La mia auto è attrezzata per correre in qualsiasi momento e situazione meteo, anche la doccia è prevista!!!!
Preparazione alla corsa e ritorno al lavoro sistemato e "lavato", sono rituali quotidiani che seguo dal 2004.
Mai un momento di mancanza di voglia, ma solo e sempre tanta e tanta voglia di movimento.
Per movimento non intendo solo la corsa, ma anche cammino, nordic walking, pattini, waveboard, ogni cosa che faccia fluire l'energia interiore.
La ricerca dell'equilibrio in me è costante, non solo in senso fisico ma totale, e per cercarlo, esperimento qualsiasi strada percorribile e che attiri la mia innata curiosità.
Mi ritengo ne più ne meno che un'elemento della natura, e come per ognuno di questi, non esiste stabilità.
Ogni cosa è in perenne movimento, e in questo passaggio continuo di stati, l'equilibrio diviene solo un momento di passaggio infinitesimale, ma indispensabile tanto quanto il movimento.
Ho un personale nella mezzamaratona di 1h25'11, che credo essere la distanza abbordabile per me.
3h21 nella maratona, mai preparata seriamente, sempre dopo 2-3 settimane la superpippo.
Sui 10000 ho un pb di 38:16, ma di cui sono fermamente convinto di poter migliorare a 37....e rotti, prima o dopo!
Il mio amore principale comunque è la corsa in montagna, le gare che adoro sono i vertical, tra cui la Maistrack, 1050mt di dislivello in 3.2k, gara su cui ho un personale di 47 min circa.
La superpippo, è stata la mia prima gara, quella che mi ha fatto conoscere la corsa in montagna.
Con i suoi 1500mt di dislivello è in assoluto quella che ogni anno mi strega totalmente.
Si parte da un paesino, per arrivare in ambiente alpino, da dove tutto appare minuscolo, e in quel frangente ci si sente onnipotenti......e così sia.
Più la salita è gravosa è più mi diverto e rendo.
Correre in piano è invece per me innaturale, la mia meccanica di corsa non è efficente, e faccio una fatica bestia.
Comunque mi piace tentare di migliorare anche su questa tipologia di corsa, con l'analisi dei miei errori e lettura di molti articoli e video.
Qualche risultato comincia ad arrivare, chi mi osserva mi fa notare che non sono più goffo come una volta, bè della serie, l'allenamento è un via per il miglioramento, il risultato non è scontato come si sa.
Ogni giorno da quando mi sveglio, parte l'attesa per il momento magico della corsa, con pioggia, con freddo sottozero, con neve, con sole e caldo sudafricano non importa........io vado.
Solo la malattia mi ferma......a volte.
Tutto il giorno si deve dare retta a qualcuno, eseguire compiti, pianificare,.........durante la corsa regna il silenzio e la parola non esiste, è il momento della solitudine con il mio io istintivo, del solo sentire, e .........quanto manca alla prossima corsa....accidenti....
Buona corsa a tutti i malati di corsa come me.........