mercoledì 31 dicembre 2014

Buon Anno

Un sincero augurio di Buon Anno con un'auspicio al

"Meno è meglio"

affinchè ci aiuti a vivere di più in famiglia, più sereni e meno frenetici


lunedì 29 dicembre 2014

Cambio dell'anno 2014-il racconto

Le settimane prima sono andate con pochi k, ma che comunque mi hanno consentito di mantenere un sufficiente stato di forma.
Questa settimana è andata proprio sotto con i k, ultimo allenamento martedì 23, poi solo ellittica, viste le festività e sinceramente, una discreta pigrizia che mi prende in modo particolare quando arriva il freddo.
Il freddo per me è un problema, lo soffro, anche se lo scoglio più grande è affrontarlo.
Uscire dalle coperte per andare a correre sotto zero.....una volta riuscivo ad affrontarlo, ora un pò meno, e la voglia di stare a nanna domina spesso, sopratutto in questo periodo.
Ma l'ellittica supplisce alla necessità comunque presente di fare fatica.
Dunque dalla vigilia a sabato 27, ho alternato ore di tavola a magnare, con ore sull'ellittica, e così ho trovato il giusto compromesso.
Arrivata domenica con la neve del sabato, il paesaggio si è trasformato in modo incantevole.
                                 
Trasformazione che solo la neve sa fare, è vero, per noi adulti crea molti problemi, poi quando si scioglie diventa un'inferno di pozzanghere, e poi con il ghiaccio non ne parliamo.
Ma la sua capacità di fermare nel senso più totale del termine, dai movimenti dei veicoli ai rumori, e di trasformare il paesaggio con il suo velo bianco uniforme, la rende unica.
Diciamo la verità, ci incanta da piccoli e lo continua a fare per tutta la vita.
Alla partenza del cambio dell'anno il clima come sempre è festoso ed è bello scambiare quattro chiacchere con tutti, a partire dal magico Golin, capace come sempre di dare quel tocco in più.

Intanto nel sottofondo la macchina della Cerniera lavora per far funzionare l'ingranaggio delle iscrizione, consegna pettorali, caffè thè e biscotti, un lavoro che svolgono in ogni manifestazione senza battere ciglio. Come sempre un grazie non scontato.


Il tracciato innevato e sopratutto nella prima parte in discesa ghiacciato e su asfalto, mooolto pericoloso, visto la normale foga che noi abbiamo all'inizio.
                               

                                 
Bruno si inventa una falsa partenza, portando la "mandria" fino alla fine della discesa
                                

                                
qualcuno non resiste e parte comunque, ma viene prontamente fermato dalle urla di Bruno, FERMA FERMA FALSA PARTENSA, FALSA PARTENSA2, morir dal ridere e tutti si fermano, lui dalla strada sopra, fa in conto alla rovescia e li fa partire.
La scena resterà impressa nella mia mente, troppo bello vedere come i cavalli hanno ascoltato!!!
Dopo 50 min cominciano ad arrivare i primi e al quarto posto arriva anche il compagno Bortolan, io mi sono scaldato a dovere e con i ramponcini mi sento abbastanza sicuro.
L'asfalto in discesa lo affronto senza problemi e dunque mi dirigo verso la valle "glaciale".

I primi tratti in salita li affronto bene, la temperatura, ben sotto lo zero, per fortuna non mi dà molto fastidio, mi sono vestito a tre strati, coprendo la parte centrale del corpo con una canotta aggiuntiva.
Al 4k in salita sento il fiato sul collo, è Brazzale....soprannominato scherzosamente kilian, il quale stà al mio passo per un pò, poi al primo spiano mi passa via.
Ha una marcia in più in piano, non ne parliamo in discesa, in questo periodo inoltre, lui continua a macinare k e gare, mentre io sono al lumino, dunque non c'è storia.
Il tracciato è molto bello e pittoresco, ma molto pericoloso. Nel punto più alto, la neve è sui 30cm e bella capestata, si corre da dio!
Dopo un pò comincia la prima discesa con tratti fradici tra sassi e fanghiglia parzialmente ricoperta da neve.
Un misto che può diventare fatale se non si presta cautela e attenzione.
Attenzione perchè non si percepisce cosa c'è sotto il sottile strato di neve, se l'appoggio è sicuro o no, lo si può solo intuire dall'esperienza e dal fiuto, ma nell'incertezza è meglio cautela!
Cautela significa per me andare piano e non badare all'andatura, ma a dove metto i piedi.
Nelle curve secche, per non scivolare, arrivo anche 5-6mt oltre per rallentare e cambiare direzione, e va bene così.
Sentire i propri limiti a volte è la cosa migliore, forse  limitante, ma non importa quando va di mezzo la fiducia in sè stessi.
Ad un tratto il piede sinistro se ne va via e mi trovo completamente divaricato e.....disteso.
Dopo un pò mi accorgo che il ramponcino di sinistra e sparito e dunque ora devo gestire anche questa.
Oltre a Brazzale mi passa via dopo un pò un'altro forte discesista, non mi capacito come possano andare così veloce su un tracciato così, eppure loro sono senza ramponcini, semplicemente bravi visto quello che reputo un'innata abilità nel fluire invece che frenare in discesa.
Ora sono quinto, e manterrò la posizione fino alla fine.
Nella parte del centrale del percorso si apre la vista verso la pianura, veramente mozzafiato.
Si riprende a salire per l'ultimo tratto, lo affronto bene e con buona elasticità, la discesa finale si presenta insidiosa, in quanto definirla fangosa era poco, se non attaccandosi agli alberi, non si riusciva a stare in piedi!!!!!
Oggi l'importante è non essersi fatti male, il quinto posto  assoluto in 1:54, 57 min circa a testa, è stato soddisfacente e relativo.



Queste manifestazioni acquistano il loro valore nella convivialità e nel condividere assieme dei momenti di festa, uniti dalla passione per lo sport e per l'attività all'aria aperta.
Bello anche il terzo tempo, a suon di vin brulè, polenta salame formaggio, panettone e caffè.
Si poteva chiedere di più?
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Intanto oggi la magia della corsa nel bosco innevato si è ripetuta, ed è stata pura favola.





mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale

Che possa essere un giorno di armonia in  famiglia.


Buon Natale








venerdì 19 dicembre 2014

Settimane full !!!!!! Addio amati gabel X2 poles running

Settimane dense di impegni lavorativi, familiari, scuola, chiesa, e chi più ne ha più ne metta.
Da due sabati che non riesco ad andare a correre, lo scorso per lavoro, domani per scuola e altro.
Che dire, per fortuna la corsa durante la settimana rimane e va bene.
Questa settimana dopo un mese di puro vagabondare tra i boschi, ho sentito il desiderio di richiamare la velocità.
Lunedì ripetute aerobiche nel fango, riptrail_aerobiche_6x0.2k_rec_40"_12:09
belle sensazioni, quando si va veloce, e lo si fa con terreno fangoso e sconnesso, è sempre una bella soddisfazione.
Giovedì ripetute aerobiche sui 1000 ripetute_aerobiche_4x1k_rec_1:15_9:11
primo asfalto dopo 1 mese, che sensazione strana correre su una superficie così dura e piatta.
Sono sempre più convinto che non siamo fatti per correre su questa superficie, porta facilmente a infortuni, se non ci controlla con i k.
Ho sentito e sento subito la differenza, la sera e i giorni dopo, i polpacci sono contratti, le articolazioni si fanno sentire.
Sono necessari automassaggi, allungamenti, coreworkout, esercizi per estensione colonna vertebrale, non che non si debbano fare se si corre nel bosco o in montagna, ma devo dire la verità, la necessità percepita si abbassa del 90%, e si ha comunque la sensazione di stare bene.
E' indubbiamente affascinante perchè si entra nella specifica materia della velocità, ogni tanto ci sta, ma ognuno deve cogliere i propri limiti, e in funzione di questi non si deve eccedere solo per sentirsi eroi o per sentirsi parte della categoria "non mollo mai".
Il dolore è utile e fondamentale, perchè ci tempra nel carattere, ma sopratutto perchè ci fa stare lontani dalle situazioni poco funzionali alla sopravvivenza.

Mercoledì il fattaccio, dopo una bella corsa sotto la pioggia battente nel bosco con i miei amati poles gabel X2, che avevo tagliato in lunghezza ormai due tre volte a suon di mm, per trovare la lunghezza più appropiata, arrivo alla macchina e invece di riporli in auto come routine, li appoggio ad essa, e..........decido di cambiarmi visto la pioggia, dicendomi, dopo li metto in auto, e.......invece come accade spesso quando si rimanda un'azione, me li sono dimenticati.
Della serie, come un'azione ripetuta fino al giorno prima, non eseguita una sola volta, può cambiare il corso delle cose.
E come questa altre migliaia di azioni che facciamo regolarmente tutti i santi momenti della giornata!!!! Direi proprio come la pallina in un flipper.
Accortomi alla sera a casa, il giorno dopo alla mattina prima del lavoro sono andato sul posto, Speranzoso di trovarli appoggiati per.....restituzione al mittente, devo constatare come pensavo che erano SPARITI, e da allora nulla, e a nulla è valso lasciare un cartello con il mio contatto.
Il cartello rimarrà là, e chi se li è presi e non restituiti è meglio non giri in quei luoghi con loro.
Amata Italia!!!!
Poco male, giovedì ho contattato la Gabel e non ci crederete, ma spiegato il fatto, mi hanno messo a disposizione il modello performance X3 con 50% di carbonio e manopola ultralight, da 85 euro, al 50% di sconto.
Direi una staff squisito da ringraziare all'infinito, sempre disponibili e gentili, un brand di riferimento per tutti gli amanti del trail running.
Incredulo ai miei occhi, sabato ore 13:00 suona il corriere, arrivati!!!!!
Dunque lunedì back to poles running again!!!!!
Grazie infinite Gabel, in particolare a Tommaso per la sua pazienza e cordialità.


lunedì 8 dicembre 2014

Il cuore......batte?

Stop alla visita medica agonistica di giovedì scorso.
Motivo, il suo cuore batte troppo piano, dobbiamo fare degli accertamenti per stare tranquilli.
E già ogni 5-6 anni è quello che mi sento ripetere da 20 anni a sta parte, e ogni 5-6 anni devo fare l'holter.
Quest'anno ammetto che mi sento molto più in forma degli anni scorsi, e penso sia dovuto all'uso costante dei paletti.
Inizio a pedalare, 30 bpm, la cardiologa afferma impossibile, sta pedalalndo e siamo a 30 bpm, si ma vado piano ho detto!
E di notte  cosa le succede? il cuore..... batte??????
Mmmmmm...penso di si ho risposto ridendo.
Mi chiede quanto mi alleno, rispondo 30-35 min al giorno e 1:15 al sabato.
E lei lo chiama allenarsi 30 min?, io rispondo no, ma faccio quello che posso!!!!!!!
Sta il fatto che dopo 15min, a 400W di sviluppo potenza su cicloergometro, il cuore non andava sopra i 135, non c'era verso, la cardiologa ha detto che non aveva mai visto una cosa del genere e sarebbe stato necessario fare ......degli accertamenti.
Dunque devo attendere il 3 febbraio e poi si vedrà, spero non sia nulla ........ma meglio fare gli accertamenti richiesti, anche se sono all'holter numero 8!
E intanto corro solo per divertimento, qualche podistica ci starà comunque.

martedì 2 dicembre 2014

Mattoncino su mattoncino

Dalla mezza dei sei comuni ho abbandonato letteralmente il piano. Asfalto solo il necessario per percorrere i miei itinerari esplorativi e comunque sempre in argomento salita!!!! come queste
Ogni anno sento la necessità di fare qualcosa di alternativo, un'anno è il waveboard, un'anno l' hill inline skating.
Quest'anno domina l'esplorazione di nuovi percorsi.
Grazie alle mappe IGM disponibili sull'app Mytrail, con lo smartphone al polso, continuo a scoprire e collegare pecorsi nuovi.
Da dieci anni che giro questi luoghi, ma gira e rigira ero sempre sulla salveregina, e li avevo esplorato a destra e a sinistra.
Ora sono sulla zona valle dei calvi, zanchi, trentin, e sto scoprendo una mare di nuovi percorsi.
La cosa mi sta appassionando molto, e sto girando anche un minivideo, a piccoli pezzi si sta componendo il puzzle.
Voglio dar testimonianza di quanto siano utili ed efficaci i bastoncini da nordic.
Corro sempre con loro, asfalto o offroad che sia, non ne posso più fare a meno.
L'appropriata lunghezza e la possibilità di sganciarli velocemente e senza fastidio, rende l'utilizzo piacevole e limitato al necessario. 
Si perchè in certe situazioni, la corsa naturale e istintiva, sopratutto in discesa, la fa da padrone.
Gabel è l'azienda di riferimento e acquistare prodotti di questo marchio non potrà che soddisfare la vostra esigenza.
Ora anche Puro Sport è diventato punto di acquisto di questo marchio.
Dunque ogni giorno vado allo sbando e scopro e collego percorsi, fatti in parte in precedenza.
Questa tecnica del costruire qualsiasi cosa, partendo da piccoli mattoncini, è divenuto una costante in ogni cosa che faccio della mia vita.
Dal lavoro, alla corsa, ai lavori in casa, al rapporto con le persone che mi circondano.
Con il passare degli anni, il poter fare una cosa dall'A alla Z, come dio comanda, è divenuto un semplice ricordo.
Dopo i figli e tutto il resto, il tempo disponibile si azzera e sembra che qualsiasi progetto diventi irrealizzabile, dunque, da umano che mi ritrovo, ho dovuto utilizzare la tecnica del "crea mattoncino su mattoncino", ma.......il mattoncino.....mettilo ogni giorno altrimenti.....resti al progetto su carta.
Nei percorsi questa tecnica è fenomenale, qualche giorno di devi accontentare di tentare una traccia, che sulla carta termina, ma tu scommetti che possa esserci una via per proseguire, la tenti, a volte ti devi arrendere, a volte riesci ad aprirla, e quando ci riesci e ti colleghi con altri percorsi, la soddisfazione è ineguagliabile.
Prendiamo quella di sabato, obbiettivo trovare una via di collegamento tra bressana alta di Malo, e il sentiero della croce, ove svolgo le ripetute preferite.
Si arriva alla contrà, zona di passaggio di molte marce come quella di San Valentino, si nota sulla sinistra una bella strada sterrata che va in mezzo al bosco, da anni ho sempre pensato che doveva portare in qualche modo alla croce.
Sabato dunque la percorro, è bella tracciata, a un certo punto si restringe, ma è evidente che è stata aperta una via, probabilmente dal contadino che avevo appena salutato, nella mia mente lo ringrazio.
Il percorso diventa questo!!!!
La pendenza sale al 50%, i paletti risultano fondamentali per salire, senza, la faccenda sarebbe seria!!!!
Siamo su tracciato similar maistrack e.....mi sto cominciando a divertire.
Sono in questo punto
 
e dopo un pò comprendo che lo sforzo del contadino era stato quello di aprirsi una strada per arrivare al CAPANNO!!!!!!! di caccia, e li terminava la via da lui aperta.
Ora mi trovavo di fronte a sola boscaglia selvaggia, che faccio???? 
Chiaro proseguo, la cartina mi indica la direzione e quello che mi trovo davanti è

martedì 25 novembre 2014

Mezza Maratona dei 6 Comuni-il racconto

Domenica meteo parlando, inaspettata, dopo essere sceso a verona con il diluvio, non mi sarei mai aspettato una mattinata così mite e bella.
Atleticamente invece non avevo nessuna pretesa,  e forse era la prima volta che accettavo uno sconto così.
Di solito non faccio sconti, ma la settimana e le settimane prima sono state pesanti e sconfortanti, dunque accettavo che fosse andata come POTEVA andare.
Ho realizzato che spesso abbassare il nostro tiro, e accettarlo con serenità, e una cosa che può veramente fare stare bene con sè stessi.
Alla partenza sono con Andrea Canova a Pozza Fabio, due stalloni puri in piano, oggi ben carichi e alla ricerca del pb....che riusciranno a fare.
Notiamo che abbiamo tutti le adidas boost, io e Canova le boston, Pozza le adios, ancora più leggere, tutti unanimi sul sentenziare quanto speciali sono ste scarpe.
Il clima è veramante di festa e noi del runners team zanè siamo oltre 70!


Si parte senza disordine, il ritmo è subito moderato ma riesco a mia sospresa a gestire senza difficoltà l'under 4:00, è vero i primi 10k sono leggermente a favore, altimetricamente parlando.
Sono comunque un crescendo di ottime sensazioni, 3:53, 3:58, 3:55, 3:55, 3:59. 3:46uuuu questo l'ho chiuso con un urlo di gioia, troppo bello vedere un parziale così al sesto k senza fare fatica!!!!!!
In effetti questo era il primo in leggera discesa, niente di magico direi, ma ben accolto comunque.

 Sono entrato nella "valle" e fino al 13esimo si viaggia, ma bisogna stare attenti a non farsi trasportare, perchè poi, nel momento critico della mezza sarà tutta salita, e se non si gestiscono le energie, sarà la disfatta di caporetto!
Prendo e distacco il gruppo composto Tomasi Zanze, potrei stare sotto i 3:50, ma mi rendo conto che mi brucerei, quindi decido di rallentare, mettere da parte l'impeto e mi faccio riprendere dal gruppo per poi starci in mezzo e guadagnare il taglio aria.
Passo ai 10k in 39:15, proiezione 1:23 alto, ma dal 13esimo inizia la gara!
Vedo a qualche decina di metri la sempre più forte Anna Zilio, a Ronzani Maurizio che sta tornando in grande forma, soo contento per lui!!!! dopo i suoi acciacchi!
Anna viaggia ormai molto più forte di me in piano, e tutti i suoi k di allenamento stanno fruttando i meritati risultati, che sempre più arrivano!!!
Mentre io, devo ringraziare non so chi per il ritmo che oggi riesco a tenere, sono contento a mille perchè sto correndo con sensazioni fantastiche, il risveglio, dopo settimane di palude profonda è iniziato proprio oggi.
Devo lodare ancora le adidas, che mi stanno permettendo una corsa così fluida e rilassante.
Si devo dire proprio rilassante e con poca fatica, questa è la caratteristica e ciò che ricorderò di più di questa giornata.
Arriviamo a Villaverla e con il primo k a sfavore, parte il primo dolore, 4:05.
Conosco bene questo tratto, ed è tremendo, mi dico che devo stare tranquillo e controllare la situazione.
I fratelli Tomasi
con le loro magliette mi fanno da battistrada, sempre a qualche decina di metri davanti.
Cerco di non perderli e riesco a tenerli a vista.
Ma i lap urlano inesorabilmente vendetta, 4:15, 4:19, 4:21, 4:14, ognuno è un crepa del pb che in qualche modo avevo visto materializzare. Ben 1:10 perso!!!!
Mancano 3k, e inizio a giocarmela tutta, comincio a spingere per chiudere in accelerazione, nonostante la pendenza a sfavore sia costante e inesorabile, ma devo tirare fuori tutto il possibile.
4:12 mi dà ragione, posso farcela mi dico, aggancio mi lascio alle spalle i fratelli amici Tomasi, 4:09, psicologicamente sono carico ed esplosivo.
Aggancio altri 4-5 runners, 4:02 !!!!!!, sento mille  urla incitarmi, tra cui quelli della mia famiglia, so che sono a pelo del pb, ma dentro so già che il pelo è sotto e non sopra.
Mi guardo dietro gli utlimi 300mt, ma ho fatto piazza pulita, davanti a me una bellissima immagine di un papà che prende per mano i suoi figli e taglia il traguardo assieme
Sto andando al massimo, ma vedo sul tabellone sfilare i secondi del 1:25:11, attuale pb, e per un sec chiudo sopra il mio pb.
Azzzzzzzzzzzz.......
La gioia è mescolata alla rabbia, ma l'incredulità prevale sul fatto che oggi dovevo accettare quello che poteva venire, mentre per un soffio non ho pelato il mio pb.
L'anno scorso l'ho pelato di un secondo. Queste coincidenze per me sono incredibili e a volte disarmanti. 
Dico sempre che la corsa non regala niente, ma a volte, molto di rado lo fa e quando meno te lo aspetti. Forse un messaggio tra le righe potrebbe essere colto, essere spensierati la settimana prima e mettere da parte tutte le attese, raccogliere energie psicologiche, da far esplodere il giorno della gara.
Le attese le avevo proprio azzerate viste le sensazioni delle settimane prima.
In ogni caso oggi è stata una giornata fantastica, ricca di soddisfazione per avere faticato metà rispetto ai ricordi di altre mezze.
Sensazione di corsa fluida e piacevole, come tutte le volte con cui ho corso ultimamente con le adidas.
Sarà un punto di partenza non lo so proprio, per ora mi godo la soddisfazione.
Non penso si possa chiedere altro, quando si prova piacere e si realizza quanto fortunati siamo nel poter fare queste cose, tutto il resto, come dico spesso, sono dettagli........



lunedì 24 novembre 2014

KATUTURA PROJECT BY BROOKS E PUROSPORT


ALESSANDRO FABIAN TRIATLETA DELLA NAZIONALE
MARTINA DOGANA CHE PRESENTA IL SUO LIBRO
SERGIO CONTIN TECNICO CHE PRESENTERA' IL PROGETTO KATUTURA PROJET IN NAMIBIA
E UNA RACCOLTA DI SCARPE USATE PREFERIBILMENTE DA BAMBINO.....


E PER FINIRE UNA BELLA CORSA IN COMPAGNIA TESTANDO SIA LE SCARPE CHE L'ABBIGLIAMENTO BROOKS


RICORDA LUNEDI' 24 NOVEMBRE ORE 18.30 PRESSO IL CENTRO SOCIO CULTURALE DI ZANE'(SOPRA LA NOSTRA SEDE) IN PIAZZA ALDO MORO

venerdì 21 novembre 2014

La settimana delle fiere!!!!!!

La settimana pregara è stata normale fino a martedì, giorno in cui ho corso un progressivo di 5k,
progressivo terminato a passo prossimo a 4:05,  molto faticoso e con le ennesima pessima sensazione di fare enorme fatica, pur essendo lontano dal RG sulla mezza.
Martedì sono partito nel pomeriggio per monaco, fiera biennale dell'elettronica.
Il giorno dopo, giornata piena in fiera, dalle 8:30 alle 18:00 sempre in piedi, direi il massimo!
Alle 19:00 rientro e anche se spossato, non posso non andare a correre per monaco, per me è come riprendere vita, anche se durante il giorno mi sono divertito in fiera.
Con il collega Mirco partiamo in direzione del fiume isar, lo smartphone ci aiuterà ad orientarci velocemente in mezzo ai palazzi.
11k tranquilli e divertenti, monaco_urban_running ma comunque sempre pessimi!!!!, e va be viva la birra che dopo ho bevuto in allegra compagnia!
Giorno dopo trasferimento in treno a dussendorlf per la fiera specifica del mio settore, Medica 2014!
Arrivo e facciamo a tempo a fare un paio d'ore in fiera, poi cena e ritorno all'hotel alle 23:00.
Considerando che il giorno dopo sarei stato tutto il giorno in fiera e venerdì su sabato era meglio non fare pazzie, decido per la corsa notturna ora. Parto alle 23:35, destinazione selvaggia sugli argini del reno.


Saranno 13k solitari, con vento freddo e gelido, faticosi e con pessime sensazioni atletiche, ma l'obbiettivo era tenere mosse le gambe, e poi far passeggiare l'anima solitaria in questi luoghi affascinanti.
La riva di un fiume è sempre affascinante, pensiamo a quella del reno, nella notte con le ciatte che passavano e forse si chiedevano chi era quel pazzo che correva a mezzanotte.
Bè era anche prestino, l'anno scorso sono tornato alle 2:30!!!!
Bene dovere piacere assolto, la mattina dopo sveglia ore 7:00, e poi in fiera fin alle 18:30, serata a cena con i colleghi, birra e stinco a volontà, gran bella serata!!!!!!!

E arriviamo a sabato, giorno del ritorno, aereo ore 13:15, arrivo a verona ore 16:40 in un nubifragio da paura. Scavalcate le alpi, e avvicinandosi a verona si notano i campi allagati, poi tornando a casa, spero vivamente che il giorno dopo il tempo sarà diverso!!!!!
Sono bello cotto dalla settimana, ma la voglia di correre come al solito non manca, forse qualche giorno di calma non sarebbe guastato prima di una gara di mezza maratona.
Domenica per fortuna il tempo è clemente, mi sveglio con un pò di sole, e temperatura mite, fantastico direi.
La frenesia e l'entusiasmo non manca, pronti per andare a Marano vicentino alla partenza, trovare gli amici e scambiare quattro sane chiacchiere.
A presto il racconto di questa inaspettata mezza..........NOTTE



domenica 16 novembre 2014

Mezza maratona dei sei comuni 2014

Dopo una settimana a fiere in quel di monaco e dussendorlf, e sensazioni pessime delle settimane scorse, oggi non avrei mai pensato di arrivare a 1 sec dal mio personale.
Il percorso è stato molto veloce, a parte gli ultimi 5-6k, che si sapeva, sono stati un muro.
Se avessi tenuto la media tenuta fino al 14k, il crono sarebbe stato sull' 1:23.
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il racconto ........a presto.

domenica 9 novembre 2014

intervallato tempo 1'-3'------bandiera bianca

Eravamo rimasti alla condizione pessima di sabato scorso, vediamo cosa è accaduto sta settimana.
In programma tre sedute mirate, le altre di totale recupero nel bosco.
Inizio lunedì con un progressivo di 6k progressivo a libera sensazione, terminato a RG, ma ancora faticoso.
Mercoledì ripetute_RG_6x1k_rec_1:30_10:09 6 ripetute a RG ipotetico 3:54, con recupero breve di 1:30 rispetto ai soliti 2min.
Sotto la pioggia battente, sensazione non esaltanti, ma media sotto controllo e recupero un pò di fiducia, dolori 0 per fortuna.
Il giorno dopo 24 ripetute intermittenti sui 200mt, rec 30 sec a RG-4%, ossia 3:44.
Allenamento riuscito bene, avendolo eseguito il giorno dopo le ripetute sul k, senza lasciare un giorno di stacco.
Come già detto ho preferito la strada dell'accumulo di k a velocità prossime al RG, piuttosto che fare sessioni di velocità al limite, con il rischio di infortunarmi e comunque di non ottenerne benefici, essendo così vicini alla gara.
Venerdì riposo completo.
Da mercoledì, causa riunioni varie e altro sono andato a dormire sempre dopo 00:30, il che vuol dire rinco totale, e dopo il quarto giorno consecutivo......è arrivato sabato.
Aggiungiamo l'arrivo delle prime influenze in casa, sabato mattina sono andato a correre con abbondante nausea e stanchezza a mille.
Era in programma un'allenamento test, su un percorso altimetricamente molto simile a quello reale.
Intervallato tempo, 3min a RG e 1min recupero attivo.
Sono partito con questo su sterrato abbastanza sconnesso
Ma la media era così scandalosa che l'ho considerato ancora come riscaldamento
Poi è iniziata la prova con un tono più deciso,

Dire che solo qualche volta sono riuscito ad andare sotto i 4:00 e recuperare sempre a passo prossimo ai 5:00, equivale ad alzare bandiera bianca e deporre le armi.
intervallato_tempo_1'_3'
Mi sono ripetuto 100 volte, nei momenti massimi di nausea, quasi da vomito, dai non fermarti, tieni duro, è questo il momento in cui si impara di più.
C'è l'ho fatta fino a Malo, e di questo ne sono contento, ma poi per 1k ho camminato sconsolato e quasi barcollante fino a casa, come una cane che li lecca le ferite.
Non ho ricordo mi sia mai successo prima.
Che male che sono stato sabato ragazzi, per fortuna ora sembra passato il peggio, ma metà ciurma è ko causa influenza.
Che fare???? prenderla con calma e guardare il problema da un'altra prospettiva, come va va, queste sono stupidaggini in confronto ai veri problemi.
Dunque prendiamo la settimana con tranquillità e in base a quello che sentirò, tenterò, ci proverò,.....la cima comunque non smetto mai di ammirarla e desiderarla, che sia di una montagna o un'obbiettivo!
Il senso di questo blog e il messaggio che voglio trasmettere è proprio questo, dunque sempre avanti.
La situazione bioritmica di sabato, livello energetico più basso da tre mesi


fra una settimana sarà un pò meglio.....


mercoledì 5 novembre 2014

Ripetute lunghe sofferte=condizione pessima

L'obbiettivo di sabato è stato quello di arrivare a superare i 21k, e una corsa troppo lenta non poteva essere.
Mi ero posto come obbiettivo di stare tra 3:45 e 3:50 nelle ripetute lunghe, ma ho capito subito che non sarebbe andata così.
Sicuramente le ripetute sui 1000 di martedì ripetute5x1k_rec_2:00_7:33 e poi quelle di giovedì riptrail_aerobiche_10x0.4k_rec_1:10_11:11 non erano state ancora ben digerite.
Anche se ho avvertito sensazioni di stanchezza e mancanza di reattività, che su asfalto significa la morte atletica, mi sono comunque imposto il massimo impegno, con l'obbiettivo di percorrere 21k più veloci che potevo, almeno le intenzioni c'erano.
Dopo un riscaldamento di 2k, nelle prime tre ripetute sui 3k ripetute_3x3k_rec_2:45_8:42_tot_9.85k_4:25
sono riuscito a stare sotto i 4:00 di media con una certa facilità.
Dopo 2:45 min di recupero, sono partito con quelle sui 2k ripetute2x2k_rec2:30_9:20_tot_4.41k_4:41
e qua è stato un cedimento totale, notevole e crescente sensazioni di fastidio causa mancanza di energia.
Ma sono proprio questi momenti che bisogna imparare a gestire e a convertire in un'atteggiamento comunque positivo, e questo vale non solo per una gara, ma per qualsiasi aspetto della vita.
Almeno ora, con le adidas boston boost la fluidità d'azione è piacevole comunque, anche in mancanza di motore.
In queste due ripetute ho sforato alla grande i 4:00, e non potuto nulla se non metterci il massimo impegno.
Dopo la piramide della settimana scorsa, in cui ero riuscito a stare bene sotto i 4:00 nella parte centrale, sabato ero convinto che sarei andato alla grande.
A due settimane dalla mezza, qualche segnale servirebbe, ma ad ora le sensazioni sono solo negative e me le devo tenere, leccarmi le ferite e accettare quello che arriva, aspettando tempi migliori.
Per fortuna i problemi ai polpacci sono spariti, ma ora devo fare i conti con la condizione.
Ho realizzato che manca la velocità di base, ma i questo momento le ripetute brevi non servirebbero a nulla se non a rischiare infortuni.
Meglio dunque cunulare k a velocità medio alte con ripetute lunghe, e tentare di velocizzare con ripetute brevi a media velocità e recuperi brevi. Insomma alla fine devo uscire da ogni allenamento tonico e non dolorante e troppo affaticato.
Lunedì ho corso un progressivo progressivo di 6k, terminato con fatica sotto i 4:00.
Ieri corsa tranquilla media nei fantastici colori delll'autunno in mezzo ai boschi.
Oggi 6 ripetute a ritmo gara-2% sui 1000 con recupero 1:30, interamente sotto l'acqua.
Le  sensazioni non sono state malaccio, ma certo che la fatica è stata più del previsto.
La preparazione continua e domani saranno ripetute intermittenti sui 200 rec 20sec, a ritmo gara -4%, ossia 3:40-3:45, il tutto per 7k.
Sabato sarà l'allenamento top, ossia un'intervallato tempo 3-1, 3 minuti a RG-1%=3:51, rec 1min attivo a 4:30, il tutto per almeno 17k.
Cercherò di creare le condizioni giuste affinchè il fisico si adatti al desiderato, anche se stavolta sono molto pessimista.
La settimana prossima sarà di scarico con accenni al RG, niente di più.
Questo il profilo altimetrico della mezza dei sei comuni


si parte con modesta salita, poi si viaggia fino al 14k, e quà bisognerà stare attenti nel non esagerare.
Negli ultimi 7 ci sarà l'agonia totale con asfissia..........e .......siamo ottimisti dai.

martedì 28 ottobre 2014

L'importanza del recupero e dei giusti strumenti per recuperare-poles running-e per correre-adidas boston boost

Sabato mattina dopo il riscaldamento, non mi sentivo ancora pronto per ripetute lunghe.
Non le avrei fatte bene, dunque è andata per una ladder 2400 di nuovo.
Le ripetute vanno fatte su percorso piano senza tante varizioni altimetriche, se chiaramente l'obbiettivo è una mezza in piano.
Non avevo voglia di stare sul solito circuito del montecio, avevo voglia di viaggiare un pò, e dunque me ne sono andato verso villaverla, certo per il solito circuito, ma in mezzo i campi, al mattino, è una favola.
Stavolta ho indossato le adidas boston boost.
Da quando ho iniziato ad usarle, la sensazione che trasmettono è così piacevole che non riesco più ad indossare nemmeno le wave elixir 3, le quali al confronto sembrano ciabatte....da sette anni che le uso solo per le gare!
Mi permettono di correre appoggiando il piede come mi è naturale farlo, la corsa è fluida, la spinta è ottimale con avampiede o punta a seconda della velocità.
Che siano ripetute brevi o corse più lente, l'azione di corsa è sempre piacevole.
Non ho nessun fastidio alla pianta dei piedi, sul sx ho un leggero sfondamento del metatarso, le mizuno mi sostenevano ma non adattandosi, bensì opponendo resistenza, questo mi ha sempre provocato un certo fastidio, nella mia testa sempre giustificato dal fatto di correre protetto.
Le adidas hanno stravolto questa realtà, corro con la sola  naturalità del movimento,  niente di più, e questo in soli 250gr.
Scarpe neutre, mentre io sono pronatore, ma della pronazione non avverto l'ombra, perchè queste scarpe mi fanno lavorare con avampiede in modo attivo. Solo una parola ECCEZZIONALI!!!!
Solo che ora, da 3 paia di scarpe sono passato ad usarne 1, sia per gare che allenamenti, vedremo quanto dureranno.
La mia idea è comunque di prendere le glide o le energy boost, alla prima grossa occasione. le userò per gli allenamenti.
Le ho provate in negozio, ed è stata netta la sensazione di maggiore protezione e consistenza della scarpa, anche se le boston boost che sto usando, ripeto, non mi danno alcun fastidio.
Ma torniamo alla corsa di sabato, è stato un'allenamento veramente piacevole, con finalmente sensazioni decenti.
Non ho tenuto chissà che media complessiva sui tratti veloci 4:02 , ma sulla parte centrale, più dura, 1.6k-2k-2.4k-2k, sono stato sempre bene sotto i 4:00 ladder_2400_rec_7:10_tot_16k_1h:10_4:29
Ed è quello che mi è piaciuto di più, lo sforzo è stato medio e ben lontano dal massimo.
Ho dovuto e devo continuamente fare i conti con dei polpacci molto contratti, ancora dall'allenamento del sabato prima, non riesco più a liberarmene.
L'asfalto fa pagare un prezzo salato, quando mi alleno per gare trail o vertical durante tutta l'estate, non avverto mai questi problemi.
Cosa curiosa è che questa volta sto soffrendo come non mi è mai successo prima. Son abbastanza convinto che le adidas sollecitino la muscolatura in un modo che prima con le mizuno sollecitavo solo durante le gare.
La muscolatura si sta adattando a questo tipo di scarpa, pur intervallando con giorni di corsa blanda nel bosco, e con molti automassaggi, non riesco però a levarmi sto problema.
Oggi ad esempio mi sembrava che fosse quasi del tutto passato, ma facendo le ripetute sui mille, il fastidio mi è ripartito, fino a trasformarsi in dolore talmente elevato da costringermi a controllare l'andatura per paura di contratture o stiramenti.
Nonostante tutto le ripetute di oggi ripetute5x0.1k_rec_2:00_7:33 non sono andate malaccio, il percorso è stato ostico con parecchi saliscendi. Le sensazioni, a parte i polpacci, mi hanno dato molta fiducia, perchè lo sforzo avvertito non è stato elevato.
Ora mi sento pronto per affrontare le ripetute lunghe che ho programmato per sabato prossimo.
Il programma è 3x3000 a 3:45-3:50 rec 2:45, 2x2000 rec2:30, dunque 4k a ritmo gara ossia 3:55.
Domani intanto scarico nel bosco con paletti, giovedì ripetute aerobiche sui 400mt su percorso offroad, venerdì ancora scarico nel bosco.
Intervallare con le corsa nel bosco e con i paletti, è veramente un toccasana che riequilibria tutta la muscolatura e le articolazioni.
Lo consiglio a tutti vivamente, anche il nordic walking fatto bene è fantastico e consente un recupero ottimale da indolenzimenti e fastidi articolari.
Il 90% della muscolatura parteciperà al movimento, si tonificheranno addominali e la zona core, in compenso verrà annullato buona parte dello stress da impatto sugli arti inferiori,
L'importante è apprendere bene la tecnica e usare gli strumenti adeguati.
Io ho acquistato i paletti dalla Gabel di Rosà, direttamente dal sito.
Questi quelli da me acquisati.
Ce ne sono di tutte le fasce di prezzo, ma con 50 euro l'ottimo acquisto è assicurato.
Fondamentale è che abbiamo lo sgancio rapido dell'impugnatura, cosi detto NCS, in modo da consentire un'eventuale corsa libera con i paletti in mano, nel caso vi siano alcuni tratti corribili del vostro percorso.
Se poi come nel mio caso, insorgono problemi, l'azienda si  dimostrata veramente collaborativa nel risolverli. Della serie, soddisfazione cliente al 100%.
A me sono stati spediti, due  impugnature nuove, blocchetti di sgancio, per risolvere il fatto che l'impugnatura non si agganciava al primo colpo.

Di seguito alcuni video molto esplicativi in merito al poles running





se siete abituati alla corsa libera, all'inizio non sarà naturale apprendere questi movimenti sincronizzati con i bastoncini.
Anzi per molti, la tentazioni di metterli via sarà forte, ma vi assicuro che una volta appresa la tecnica, il piacere e il beneficio vi farà innamorare di questa disciplina, fino al punto di non farla mai mancare almeno un paio di volte alla settimana!
Se poi avete intenzione di partecipare a qualche gara vertical o comunque di pura salita sopra il 18-20% di pendenza, i benefici saranno evidenti.




venerdì 24 ottobre 2014

Settimana forzatamente di recupero

Le cattive sensazioni di sabato scorso sono culminate lunedì, avevo programmato le ripetute sui 400mt.
Alla fine della prima sono arrivato molto affaticato, ad un ritmo medio basso, con la seconda ho terminato camminando.
ripetute_aerobiche_2x0.4k_rec_1:20_13:37
Bene mi sono detto, passiamo decisamente ai 300mt,
Parto più lento, ma la termino camminando anche questa
ripetuta_aerobica_1x0.3k
Proviamo con i 200mt, la prima accettabile ma in debito, la seconda la termino ancora camminando.
ripetute_aerobiche_2x0.2k_rec_1:10_12:23
Ok, concludiamo l'allenamento con un pò di fondo lento.
Sono un'amante della corsa, non sono nessuno, non devo fare le olimpiadi, ma saltare una sessione di velocità mi è pesato come no so, sono stato nero tutto il pomeriggio, poi mi sono ripreso.
Ho solo bisogno di recupero, ben 4 gare tra settembre e ottobre, tutte toste e ricche di allenamenti altrettanto tosti, sempre al massimo.
Un periodo di stacco andava inserito per forza, anche se la mia testa difficilmente lo accetta, mi sento sempre ricco di energie, ma l'apparato muscolare ha protestato, c'è poco da fare.
La settimana è dunque trascorsa con corsa lenta e divertente.
Solo una sessione di velocità alla ricerca di fiducia, ieri, su fondo morbido, parecchio sconnesso e con sali scendi.
9 ripetute sui 400mt a 3:45 con recupero lento.
riptrail_aerobiche_9x0.4k_rec_1:10_9:41
Sono stato contento perchè mi hanno regalato buone sensazione, ho ricercato l'azione in spinta e fluidità nel movimento.
I polpacci e il piriforme si sono fatti sentire, ma tutto sotto controllo.
I polpacci sono rimasti contratti tutta la settimana, dalla sessione di sabato scorso, solo oggi mi è quasi passato tutto.
Quando si corre prevalentemente su asfalto saltano fuori sempre questi fastidi, e bisogna inserire per forza dei giorni di scarico nel bosco. E così è stato.
Due volte nel bosco con i paletti nuovi Gabel di cui racconterò con un post a parte,
Domani mattina sono indeciso sul da farsi, come sabato scorso, almeno 18-19k vanno fatti.
Le scarpe saranno le adidas boston boost.
Nuovamente una piramide 2400 o ripetute lunghe ?
Deciderò dopo i primi k di riscaldamento, gli allenamenti sono tutti nel garmin, basta solo decidere con quale distruggersi!!!!!!!

domenica 19 ottobre 2014

Difficile ma.....fatta-Ladder 2400

Terminata la stagione dei trail agonistici, si svolta pagina e si ritorna sull'asfalto.
Obbiettivo mezza dei comuni del 16 nov.
Parto da una buona base aerobica, e sicuramente di potenza, ma mi mancano i k su asfalto e l'abitudine a spingere su questa superfice.
La settimana è stata abbastanza di scarico, ieri ho voluto fare una ladder, ossia scala a pioli, 2400.
800-1200-1600-2000-2400-2000-1600-1200-800 con recuperi differenziati.
L'obbiettivo era fare 18-19 k , testare lo stato di forma, divertendomi senza mettermi troppo alla prova.
L'idea di fare questa scala in progressione mi spaventava un pò, ma sapevo che l'avrei fatta tranquillo e senza tante pretese.
Il percorso, vario con salitinie e discesine, il classico giro invernale, ha aiutato a rendere tutto molto gradevole.
Autunno in arrivo, ma solo per la luce, per la temperatura invece sembra estate, e io me la godo tutta!
L'allenamento è andato non molto bene, causa le scarpe, le wave nirvana 6, fatte per pronatori pesanti, mi hanno dato parecchio fastidio.
Troppo rigide e sicuramente non adatte al mio peso di 69kg.
Anche se pronatore, mi sono reso conto in questi ultimi anni che conta molto di più l'appoggio e la tecnica di corsa.
Scarpe così rigide non sono adatte a me, sono arrivato a casa deciso a scartarle, della serie ultimo giro.
Come ho deciso di scartare le wave inspire 4, anche queste tropo rigide e lente.
Notevole realizzare nel tempo una cosa, è ad un certo punto  vederla ovvia e non avere più dubbi sul da farsi!!!!
L'ultimo acquisto delle adidas boston boost, anche se per caso, mi ha aperto gli occhi, e fatto realizzare che i miei piedi hanno dormito in questi ultimi 5-6 anni.
I primi risvegli li ho avuti con le dynafit, le quali seguono perfettamente la sagoma del piede, senza sbordare dai lati.
Sbordatura giustificata dalla necessità di stabilizzare l'appoggio del piede, ma che mi sono reso conto essere un limite nella velocità e tempo di appoggio.
Se si impara ad appoggiare correttamente il piede, è relativa la funzione dell'antipronazione come quella della stabilizzazione.
Ma questo chiaramente non è per tutti e dipende dalla maturazione del runners.
Io mi ritengo abbastanza.......stagionato, ma non certo maturo.
Quando ho avuto l'occasione dell'acquisto delle adidas, l'aver notato la "sbordatura assente o minima", ha tolto ogni dubbio in merito all'acquisto.
Oltre poi chiaramente ad averle provate in negozio ed aver assaporato la spinta che restituisce il famoso materiale della suola. La tanto reclamizzata mescola boost.
Ma credete, non è stato quello che mi ha spinto a prenderle.
Notate questa immagine dall'alto!

Anni fa, quando provavo le adidas, le sensazioni che mi trasmeteva era di una scarpa con pianta troppo stretta per il mio piede pronatore.
Dunque pensavo, ho bisogno di una scarpa stabile che mi sostenga, ma ora non è più così, la vedo molto molto diversamente.
Come sempre il tempo consente alla persona di accumulare esperienza in un campo e grazie a questa e ad altri fattori, alcuni casuali, porta all'evoluzione ossia al cambiamento.
Fattore che ritengo fondamentale per crescere e migliorare, a costo di sbagliare.....
Ritornando alle scarpe, tengo le wave elixir 3, quelle che ho sempre tenuto da gara, abbastanza morbide e con cui mi sento ancora molto bene.
Cambiati i copertoni, dalla prossima settimana si parte !!!!
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venerdì 17 ottobre 2014

Pignare_trail 2014-terza parte

Si ricomincia a salire finalmente, e questa è la parte che mi piace di più.
Dal 10 al 14k è puro divertimento, e gli scorci che si hanno sono puro teatro delle bellezze e panorami dei nostri luoghi.

Luoghi così vicini caspita, non occorre fare molta strada per poter far volare l'animo e ricaricare la mente, mettendo da parte problemi e pensieri!
Al 14k arriva di nuovo la discesa e stavolta sarà una lunga discesa, di ben 8k!
I primi 3-4k volano, al 17k c'è un pò di zona piana, in cui è bellissimo correre attraverso prati e con scorci sulla pianura da mozzafiato, sembra di essere sull'altopiano di Asiago.
Al 19k inizia una discesa veloce e molto tecnica, qui l'alluce destro comincia a farmi molto molto male, cosa che durante la spippo e discese dal summano non mi era mai capitato.
Ho dovuto rallentare volente o nolente, il dolore era troppo intenso, peccato perchè mi stavo veramente divertendo.
Questo tipo di discese mi piacciono molto, sembra di tornare bambini e la parola gioco mi torna molto alla mente.
Inevitabilmente vengo agganciato da tre runners, alla fine mi raggiunge anche il compagno Sella Stefano, il quale sembra avere intuito la situazione critica

io sono in seria difficoltà e l'azione di corsa è totalmente compromessa dal dolore, ma lui comincia ad incitarmi, si gira e continua a farmi cenno di avanzare, urlando dai che arriviamo insieme.
Io cancello la parola dolore e ativo il programma AGGANCIO, così tirando fuori l'impossibile in quanto a determinazione raggiungo Stefano, lui probabilmente ha rallentato, ne sono sicuro.
In prossimità dell'arrivo mi aspetta per prendermi la mano e arrivare insieme,

e così sia, ho provato un'emozione che difficilmente scorderò, e che nella sua semplicità e banalità ha espresso la qualità più nobile dell'essere umano, SOLIDARIETA'!
Che sia in nome della corsa, o di qualsiasi altro valore, questo produce, amicizia e altruismo .
Ritengo che questi siano gli ingredienti base per cambiare il nostro modo di vivere, il modo di stare con ci circonda, e con cui viviamo la maggior parte della nostra giornata, lavoro, famiglia che sia.
Da parte classifica e crono, in nome della condivisione di uno stato!
Termino così con Sella undicesimo, poteva andare molto meglio e in modo meno doloroso, se solo avessi calzato le mie dynafit slight, ma ho provato e mi servirà di lezione per le prossime volte.
In cambio ho potuto vivere questo bel momento di amicizia, che dire, tutto il male non vien per nuocere!
E veniamo all'organizzazione della gara, perfetta sotto ogni punto di vista, percorso fantastico, pregara perfetto, segnalazione impeccabile compresi ristori e controllo con uomo dedicato nei punti critici, dopo gara con tanto di cibo a volontà, premiazioni veloci.......per ultimo la ciliegina, meteo perfetto che di questi tempi non è proprio scontato.
Non è stata nemmeno scontata l'organizzazione, il team del Terzo Tempo Running, Remo Laverda, Scorzato Tiziana, Calgaro Luca, e tutti i loro collaboratori, hanno lavorato come matti affinchè fosse tutto perfetto.

Remo ha controllato il percorso, alzandosi alle 4 della mattina!!!!!!! no so se rendo

Conoscendo quest'uomo, ci si rende conto della sua semplicità e passione per questo sport.
Qualche anno fa ha fatto la scelta che portava nel cuore, ha aperto il negozio di Costabissara e la passione ha fatto il resto, portando ad essere la realtà che il Terzo Tempo Running ora è!
Un gruppo di persone che ha nel sangue la passione per la corsa, la voglia di libertà e di stare in mezzo alla natura.
Chi li conosce, sa di cosa parlo e Terzo Tempo Running è semplicemente tutto questo.
Grazie Remo, Luca, Tiziana!
Alcuni scorci del percorso con un sottofondo musicale ben noto a chi a visto Into the wild
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mercoledì 15 ottobre 2014

Pignare_trail_2014-seconda parte


Tra i forti ci sono De Bortoli, Pergher, ECHCHAFAE, in campo femminili Zilio Anna, Scorzato Tiziana, Roncaglia Sabrina
La partenza è molto ordinata, il ritmo è medio e ben sostenibile.
Primi 4k sull'asfalto e 4:00 di media, le gambe rispondono da Dio e con le ghost, pur essendo scarpe da offroad mi sembra di volare.
Al  4-5k finalmente si comincia ad andare nel bosco e a salire come piace a me!!!!!!

tengo bene ritmo e andatura, il terreno è molto fangoso e per fare aderenza bisogna appoggiare bene tutta la pianta del piede. Le rocce esposte strabagnate è meglio evitarle in toto, e fare affidamento ad piccole asperità se presenta.
Solo così si può lavorare di punta ed essere reattivi, ma calibrare andatura velocità fluidità non è proprio facile, richiede una certa concentrazione.
La salita non è gran che ripida, anche se dal profilo altimetrico sembra molto erta.
In realtà è ben corribile, infatti le andature intorno ai 5:00-5:30 parlano chiaro.
Arrivati al 7k, si comincia un mega discesone di 3k, lungo quale ho viaggiato ad andature sui 3:30-3:40, su terreno fangoso e molto tecnico, le feline ghost fanno il loro dovere e non mi hanno mai fatto perdere un colpo, fantastiche, sembra di non averle ma al tempo stesso non si sentono i sassi.
Certo, hanno la pianta che sagoma a pelo il piede, e se non si ha il pieno controllo dell'appoggio, farsi male è facilissimo, ma io mi sento bene e basta.
I miei piedi però sono fatti male, in particolare l'illice è molto più lungo rispetto al resto, tanto che anche se la mia taglia è 43.5, devo sempre prendere il 44 se non il 44.5.
Quando faccio molta discesa, le ghost mi battono su questo illice e sull'alluce, arrivo in fatti alla fine di questo primo discesone, con l'alluce del piede destro abbastanza sofferente.
to be continued