lunedì 23 maggio 2016

Sherpa Vertical-il racconto




Questa giornata rimarrà per molto tempo nella mia memoria.
Dalla superpippo del 2000???, disputata lungo la val canale, causa frana nella parte alta della val fontana d'oro, che non correvo in questa zona.
Incantata, baciata in questa giornata da un sole e cielo stupendo, temperatura fantastica.
Forse sono stato l'unico a correre in manica lunga, lo so, ma il pensiero di andare a 2250 mt in cannotta, un pò mi spaventava, per me il freddo è un attaccante problematico!!!.
Intanto sono riuscito a cambiare i panta sotto ginocchio con i pantaloncini estivi, coraggio non da poco direi.
Al risveglio guardare fuori e vedere la cima dove dovrò arrivare, illuminata dalle prime luci del giorno, che carica ragazzi.
Vorrei fosse così ogni mattina, ma vivere di questo non è possibile, e forse se fosse possibile non sarebbe più così divertente.
Mi accontento di poterlo fare ogni giorno, con poche pretese, ma sicuramente ringraziando chi mi dà la possibilità di farlo.
Componenti come salute, tempo(anche se ricavato nell'ora di pausa pranzo), passione, non sono scontate, ma ci sono sempre per fortuna e mi tengono vivo.
Alla partenza, durante la fase di pesatura, incontro e scambio chiacchere con molti amici, che clima, che gioia nell'aria, quanto entusiasmo, quanti sorrisi nella faccia di tutti, possibile?? ci aspettano più di 1200mt di dislivello, con 19% del proprio peso in zaino.
A volte mi chiedo quanto strano è l'essere umano, faticare per nulla, non serve a procacciarsi cibo, ma lo fa a fine simbolico, perchè????
Non c'è risposta razionale a questo, lo facciamo perchè ci fa stare bene.
Centinaia di persone che si ritrovano condividendo un'azione comune, l'aria si carica di energia, invisibile, impalpabile, non misurabile, ma la si sente, cavoli se la si sente.
In questo io credo, credo che da qui possano partire molte altre azioni, in che modo????, questa energia scava nell'animo di ognuno di noi  e i giorni dopo ci fa essere un pò diversi, forse un pò più....non so cosa esattamente, ma sicuramente più ++++++++++
Con pochi fronzoli partiamo da 1000mt, e in qualche modo il fardello nella schiena, ce lo dovremo portare fino a cima palon, 2236mt!!!
Dai primi k, realizzo che la corsa non sarà quella solita, l'azione non è per nulla agile, nonstante abbia messo le scatole di fagioli in uno scatolone, per evitare ballamenti, la massa mi fa ballare continuamente.
Inoltre la massa sbatte sulla schiena quando si alza il ritmo, insomma, meglio camminare veloci, più che si può.
I paletti sono fondamentali, senza non penso sarei riuscito ad arrivare in cima.
Solo qualche fenomeno come Rigodanza può correre senza, ma lui ha molle al posto delle gambe, come gli dico spesso.
Dall'inizio della val canale, il serpentone di defila definendo posizioni difficile da modificare!!!
La pendenza in val canale è costante sopra il 20% con tratti sopra il 50%, ossia una scala verticale vera e proprio, bisogna fermarsi puntare i paletti e spingersi, altrimenti a quattro zampe!!!
Io mi piazzo in sesta posizione, davanti a tutti il forte Cristian Modena.
Davanti a me, costantemente a 30-40mt, un runners irraggiungibile, mi sembra di riuscire a raggiungerlo, ma non lui non molla mai, mai e il divario tra me e lui non cambia.
Fantastico, lungo la val canale il paesaggio si fa sempre più alpino, roccia pura, tratti abbastanza pericolosi, ma fatti in totale sicurezza.
Si scorgono ogni tanto, paesaggi e panorami impagabili, ma l'attenzione deve rimanere sempre sul percorso, qualche frazione di secondo o poi giù concentrato.
Non nego che in molti situazioni lo zaino mi ha sbilanciato non poco, non riuscendo a trovare la giusta posizione per spingere, a volte la cosa è stata fastidiosa, ma dopo un pò ho imparato a prenderla con calma.
Abbiamo trovati parecchi tratti ancora con la neve, tratti in cui usare i paletti era impossibile, perchè sprofondavano, con il conseguente problema di doverli sfilare!!!
In questi casi io ho ballato come potevo, cercando di puntellarmi solamente, l'amico zaino non ha certo aiutato l'equilibrio, ma anche qui, pazienza e filosofia,
La frequenza cardiaca, nonostante lo sforzo al limite non ha mai superato i 145bpm
incredibile anche per me.
Arrivo al Rif. papa, e qui mi cadono gli occhiali, infilati in uno spallaccio dello zaino, per fortuna uno se ne accorge e me li da, decido di fermarmi per allacciarli in modo sicuro al pantalone, togliermi lo zaino mi farebbe perdere troppo tempo.
Comunque il fatto mi ha fatto perdere una ventina di sec,, amen.
Riprendo la corsa deciso, riprendendo quello che mi aveva appena passato. 
Cima Palon è 230mt più in alto, sembra un'attimo arrivarci, invece risulterà infinita.
Mi si avvicinano un paio di runners, a cui riesco tenere testa fino a 200mt dall'arrivo.
Qui magicamente raggiungo quello che non ero mai riuscito a raggiungere prima, è chiaro il suo cedimento, incredibile a cos' soli pochi mt dall'arrivo, o forse ero io che spingevo?
Bè sta il fatto che dopo questo sorpasso, i due che mi tampinavano, mi superano in volata, e io già al limite, non riesco a rispondere, arriveranno 20 sec prima di me.
Arrivo nono in 1:23:13, soddisfatto a mille, perchè non ero preparato per un vertical di oltre 1200mt di dislivello, con inoltre 7.5k di sovrappeso.
900mt di VAM medi non sono male da tenere per quasi un'ora e mezza, sicuramente un buon allenamento.
Dopo qualche foto ritorno alla galleria d'havet, svuotamento del carico viveri, nei furgoni predisposti, dunque ritorno a valle, divertendosi a mille nella corsa in discesa.
Il rilascio del peso si è fatto sentire non poco, anche perchè aveva cominciato a segnare la pelle del fondoschiena!!!!!
Grazie organizzatori del sherpa vertical, non vedo l'ora che arrivi la prossima, speriamo sia un evento che si manterrà costante negli anni , nonostante le difficoltà organizzative.


Non posso che essere contento, considerando che sto lentamente tornando ad un discreto stato di forma.
Appena possibile il racconto perchè merita, ma il tempo manca!!!!





















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