Ho parlato proprio ieri del metronomo, e proprio oggi l'ho mandato a farsi benedire.
Mi spiego, dopo aver terminato il primo 2000 a 3:49 senza particolare sforzo, a 178spm, con il secondo mi sentivo legato alla cadenza prefissata.
Ad un certo punto è scattata una cosa in automatico, il metronomo cantava al suo ritmo e io andavo al mio.
Ogni tanto mi sincronizzavo, poi ritornavo sulla mia cadenza interiore.
Ho terminato l'ultimo calando sempre di più la cadenza e allungando il passo, alla ricerca della fluidità.
La cadenza dell'ultimo è stata si 172 ed un passo oltre l'1,55 mt.
La cadenza ideale sarebbe 180, ma non è così per tutti, dipende da molti fattori e dalla fisionomia di ognuno.
Io reputo di avere parecchia muscolatura sulle gambe, da buon corridore di montagna, e inoltre ho le gambe lunghette.
Questo non facilita la cadenza elevata, ma di più una falcata ampia, vista la potenza di spinta che mi ritrovo, spesso mi ritrovo a privilegiare questo fattore a scapito della cadenza.
Insomma i fattori sono veramente tanti, l'importante è che la cadenza non sia forzata, altrimenti non la si tiene per molto, si corre male e sgraziati, questo l'ho sperimentato oggi.
Anche le scarpe fanno il loro contributo, oggi ho corso con le vecchie energy boost che non usavo da tempo(anzi le avevo scartate da tempo ed adibite al solo cammino.
Ma dopo aver provato le supernova sequence boost e le revenge boost, non sono riuscito a trovare feeling con queste adidas boost con supporto.
Se a prima prova sento sicuramente la sensazione di supporto del metatarso, poi con i k le sento dure e poco flessibili, non riesco a spingere, ed andare sotto i 4:30 mi sembra di spingere come un pazzo.
Insomma me ne dovuto disfare per la corsa.
Le "tutto boost" come le energy, riesumate in caso di pioggia, risultano sempre ottime, sicuramente più ingombranti delle adizero, le quali sono molto molto più veloci e consentono di tenere cadenze più elevate.
Oggi ho corso al mio ritmo e di questo avevo bisogno, del metronomo, ad un certo punto, non me ne è fregato più nulla.
Molto utile per allenamenti, indiscutibile, ma in certe situazioni in cui si è determinati, penso sia più importante non avere nulla che ti condizioni, forse nemmeno il garmin bisognerebbe indossare.
Forse riuscirò a fare anche questo passo, forse.
Comunque oggi le ripetute sono andate meglio di quello che mi aspettavo, sotto una pioggia davvero battente, tenevo bene il ritmo del pb sui 10000, ossia 3:49.
Solo nell'ultimo, al quarto, ho sentito un pò di fatica.
La fatica è stata medio alta, li temevo molto questi 2000, devo dire la verità, ma ne sono venuto fuori a testa alta, pienamente soddisfatto.
I lavori cominciano a dare i suoi frutti, e .........guardando il passato, vedo che non ho mai fatto ripetute sui 2000 a questo ritmo.
Vorrei dovrei.....arrivare a farli vicino a 3:40 per poter ambire a migliorare il personale, vedremo di lavorare ancora a tal proposito.
Rifletto su cosa ci spinge a correre sotto una pioggia torrenziale, con freddo, in zona industriale al sabato alle 12:00, girando come un criceto.
Zona un pò triste ma con i requisiti necessari, traffico quasi nullo, dislivello minimo, cambi di direzione solo 4.
A volte ho bisogno proprio di questi periodi, anche se sono principalmente un corridore da montagna, anzi da verticale puro.
Sembra come si debbano fare e rifare degli esercizi fondamentali per poter essere all'altezza di....
E così è, il senso sta in questo, stesse cose ho fatto per anni a scuola e all'università, sabati e domeniche sui libri, vedendo appena la luce fuori, ma li era il mio mondo, e in quel sistema io mi sentivo a mio agio,
A quei tempi non mi chiedevo che senso avesse imparare a dimostrare tutti quei teoremi, o quando mai mi sarebbero mai serviti, oggi però mi rendo conto che l'atteggiamento verso la vita e i problemi di ogni giorno, ha come approccio proprio quello che usavo a quei tempi.
Tassello dopo tassello si costruisce una rete sempre più solida, capace di dissolvere ogni avversità, anzi cavalcarla, proprio quando si riesce a fare questo, si gioisce e ci si sente vivi, è o non è così!!!!
Per me si e si !!!!
In parallelo, nel mondo della corsa, dopo aver masticato al ritmo prescelto ripetute corte, lunghe, corti veloci, ripetute in salita, discese forti, ci si sente pronti per la gara obbiettivo, e quando anche un solo secondo è stato guadagnato, ci si sente ultra, per un'istante......... e poi via con il prossimo secondo, che inaspettatamente potrebbe divenire 1 minuto, ma non sempre!
Nessun commento:
Posta un commento