Sensazioni fisiche ottime, pronto per dare il massimo con l'amico Emanuele.
Mi riscaldo a dovere e parto al ritmo obbiettivo o quasi, 3:51 il primo 3:48 il secondo, tengo abbastanza bene la cadenza di 172spm.
Il terzo cedo un pò, sono tutti k con guadagno di quota, il terzo si guadagna un pò di più e lo sento un pò.
Con il quarto rientro un pò ma non come vorrei, comincio ad avere un sentore di calo.
Sentore che si fa sempre più reale e che mi costringe a rallentare.
Ora sono sopra i 4:00 e più di così non riesco proprio ad andare accidenti.
Anche la cadenza diventa troppo intensa e mi porto a 170, più naturale per me.
La temperatura è perfetta, si sta veramente bene.
Il percorso rinnovato, si presenta più corribile anche se la salitina iniziale si fa sentire non poco.
Il mitico sottopassaggio non l'hanno condonato, almeno non l'abbiamo fatto due volte!
Si è aggiunto un pezzo di sterrato con un guadagno di quota di 10mt, qui ricaverò il peggiore lap 4:24!!!!!
Mentre la parte finale tutta in discesa, mi ha consentito di tirar fuori un modesto 3:55 che qualcosa ha salvato.
Chiudo in 40:33, sempre a bocca amara, per quel calo inspiegabile che subisco dopo i 4k.
Mah non so che dire, ho bisogno di "distrazione" di sicuro, di guardare meno dati e statistiche e di correre a sentore.
I passaggi che ho tentato di fare in questi mesi sono stati dedicati a trovare delle chiavi per aumentare l'efficienza.
Negli allenamenti le sensazioni sono state sempre ottime devo dire, mentre nelle gare si sono rivelati punti deboli, ovvero cedimenti dopo ii primi 4-5k.
Posso pensare che manchino medi di 8-10k e velocità medio alte, cosa che io psicologicamente soffro non poco.
Ora facciamo un pò di trail e a seguire le podistiche serali, chissà che da queste distrazioni sul tema, ne nasca una chiave di lettura.
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