Non eravamo in molti ma ci siamo divertiti tanto, ma veramente tanto.
Clima di gran festa sin dai primi momenti di incontro in piazza a Sant'Antonio.
Io e il mio amico Emanuele arriviamo tra i primi e l'occhio è ai nuvoloni che ricoprono il pasubio!
E domenica non dovevano esserci eh! e che cavoli, avevamo prenotato una giornata da sol leone africano da giorni ormai uah uha...........
Sono partito con tanta voglia di sgasare nei primi 1500D+, oggi non ho proprio spirito di gruppo, non me ne vogliamo i Summano Cobras, e me ne vo con un ragazzo 23 anni più giovine di me, Enrico!
Durante la salita ci scambiamo un bel pò di storie e come sono belle ste cose, quando un pò di vita entra reciprocamente, pur facendo una fatica assurda.
Arriviamo a cima forni alti in 1:25 a ritmo medio, ci godiamo il panorama e intanto arriva il gruppone.
Con Emanuele stavolta riparto in direzione Corno, si scende e si scende ancora per poi dove risalire per quasi 600D+, vediamo il corno e il verticalone che ci aspetta mi carica, perchè il corno visto da sotto è solo che invitante e affascinante.
Alla sua destra il nido d'aquila, visto per anni ma mai raggiunto, oggi era il momento e infatti anche se il percorso prevedeva corno e poi selletta comando, noi deviamo a destra verso il nido.
Per raggiungerlo scendiamo da alcune roccette frizzanti e poi emozione altissima, vediamo il gruppone sul corno.
Ripartiamo e con traccia sempre incerta, anzi a volte inesistente raggiungiamo il corno.
La deviazione si fa sentire sulle gambe, l'amico Emanuele comincia a sbuffare a più non posso e io non gli do torto!
Seguiamo le trincee o la linea di fuoco, e raggiungiamo la chiesetta degli Alpini in direzione sette croci, qui l'amico Emanuele prende la saggia decisione di tornare perchè troppo esausto, in questi momenti bisogna un pò forzare perchè si vorrebbe continuare, ma così facendo diventerebbe un calvario.
Io carico e con gambe ancora abbastanza buone, proseguo verso sette croci e percorro tutta la zona dei combattimenti più aspri, i denti, cima palon.....emozioni uniche che sposano fatica e storia.
Comincia la discesa, ovvero 1500 D- tutti insieme, li prendo con molta calma, perchè oggi il fisico mi ha regalato tanto!
Un pò di ricotta, cocco e uvetta a colazione e sono le tre del pomeriggio, sto cavalcando da 6 ore solo con acqua e amminoacidi.
Arrivo a Sant'Antonio abbastanza esausto ma carico da una di quelle giornate che non scorderai facilmente.
La storia e gli eventi accaduti si respirano in ogni cm e non ti abbandonano mai, non è un tracciato usuale.
Il percorso di questa gara è molto molto impegnativo, richiede il saper dosare bene le forze, altrimenti saranno dolori.
C'e tutto, dislivello, fondo irregolare e non molto corribile a dire poco, verticalone dopo uno iniziale da urlo, insomma andate cauti e buon divertimento🤗
A circa la fine della Val Fontana d'Oro scompaiono tutte le nubi e un cielo azzurissimo di sovrasta, il mare di nebbia sotto di noi, e un piacevole tepore del sole sulla pelle.
In alcuni punti incontriamo delle frane, nei soliti ........
Nessun commento:
Posta un commento