Molto difficili i 3k di oggi.
Quello di ieri con i pattini e bastoncini, non è stato un defaticante affatto, salita e discesa compresa, ho tirato bene e i muscoli sotto coscia ne hanno risentito parecchio.
Oggi pizzicava parecchio, ma pensando che poi con il riscaldamento, tutto sarebbe passato, ho voluto partire lo stesso convinto di migliorare il 3:43 sui 3k.
Parto, primo k 3:45, ma realizzo che è un ritmo che non riuscirò a sostenere, il pizzichio è divenuto ancora più insistente, ed io invece di fermarmi, da bravo testardo, continuo imperterrito.
Il resto dei k si rivelano un'agonia, e concludo a 3:53.
Dunque decido di proseguire con un'intervallato 0.2k-0.2k a ritmo a sensazione, che si rivelerà comunque faticoso.
Ho accusato vero e proprio affaticamento muscolare.
Spesso mi faccio trasportare dall'entusiasmo. Dopo l'allenamento di sabato, pensavo che tenere 3:43 per 3k fosse bene alla mia portata, ma ieri ho fatto il furbo ed ho faticato troppo.
Oggi era giusta una sessione di corsa lenta con qualche esercizio sulla tecnica e sulla consapevolezza, oppure ieri dovevo recuperare con corsa lenta rigenerante.
Spero di maturare da questo punto di vista, ma spesso il bambino che è in me prevale, e i segnali che il corpo mi manda vengono trascurati, quando questi sono chiari e lampanti.
Riconosco che questo è un problema non solo mio ma di molti runner, controllare questa emozione e redirezionarla nel giusto modo, può portare a molti benefici.
Intanto ora entrambi le cosce pizzicano molto, veramente molto.
Ora, non tirare è un comandamento, almeno per un paio di giorni.
Segnalo un'articolo molto interessante sulla Tecnica di corsa e non solo mi è piaciuto molto e mi ha dato spunto per alternare sessioni di carico a esercizi che lasciano da parte tempi e medie, ma solo sensazioni, consapevolezza, reattività, il guardarsi da fuori e altro. Consiglio vivamente la lettura.
Nessun commento:
Posta un commento