venerdì 17 gennaio 2014

L'intervallato, l'allenamento più divertente e sempre più quotato!

Mi piace trovare conferme da fonti autorevoli, in merito a ciò che reputo sia il tipo di allenamento più divertente.
La teoria, relativa al fatto che in inverno è importante creare la base per la futura stagione, percorrendo molti k a ritmi medio lenti, è in corso di aggiornamento.
Lo trovate scritto in questo articolo The Basics Of Base Training For Runners, che ho letto di recente.
In questo passaggio la  chiave
For whatever reason, most coaches and athletes didn’t believe that athletes should be doing any specific workouts other than just running during the base phase.
This concept became the prevalent approach to base training: lots of easy, slow miles and no workouts. In fact, it’s what most runners today consider a base phase. Unfortunately, that’s not what Lydiard intended and it’s not what recent developments in training science have found to be ideal.
E nel finale
It should be apparent by this point that the idea of base training as most runners understand it — lots of easy miles — is widely inaccurate. 
Si capisce leggendo l'articolo che oltre a correre lunghe distanze a velocità medio lente, è importante inserire allenamenti intervallati e fartlek, che altro non sono che degli intervallati senza riferimenti scadenzati di tempo o distanza, ma basati su mete in natura che uno si prefigge di raggiungere.
Lo scopo è di stimolare e  massimizzare tutti i sistemi preposti all'efficenza neuromuscolare.
Personalmente odio le velocità costanti e amo gli intervallati.
Sono disposto a convertire qualsiasi medio o lungo in un intervallato, ora lo farò con ancora maggiore giustificazione e soddisfazione.
Domani un progressivo 4-3-2-1 mi aspetta, pioggia o non pioggia!
Questa settimana il mio fisico ha ripreso ad adattarsi, e comincio a rispondere bene agli stimoli.

Due giorni di cammino nel bosco ci sono comunque stati, causa maltempo e voglia di stare da solo con i miei pensieri in mezzo alla natura, avvolto da nebbia, pioggia e freddo, ho sentito il mio io parlare, non capita spesso, perchè siamo sempre immersi nell'ascoltare gli altri e i problemi degli altri e ......sono stato veramente bene, tutto si è riordinato e i cubetti hanno ripreso il loro posto e sopratutto la loro importanza.

Non esiste medicina migliore per l'anima!

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