sabato 28 giugno 2014

Trail della lepre rossa 2014-il racconto-prima parte

Arrivo al Passo e trovo un clima fantastico di frenesia per la gara.
Trovo gli amici e amiche, e con ognuno si scambia una parola e un sorriso.
Il clima è ottimo, ma un pò freddino per me. Sono stato scottato troppe volte da problemi muscolari, che spesso insorgono quando prendo aria fredda sui muscoli delle gambe.
So che quando la vaporiera va al massimo, ci si scalda da matti, ma non devo fare una corsa in salita, ma sopratutto in discesa, dunque i muscoli saranno messi ultra alla prova, sopratutto tibiali, quadrato del femore e il grande adduttore.
Dunque decido per calze a compressione alte e panta lunghe, comunque molto leggere.
Indeciso fino all'ultimo anche per le maniche lunghe, esagerate mi diranno in molti, ma io sto bene anche dopo riscaldamento, la maglia è anch'essa comunque leggera.
Anche l'amico Bortolan è magro come me, anzi di più, ma lui corre in cannotta e pantaloncini estivi.
Forse non ha i miei 30 bpm!!!!
Comunque sarò l'unico vestito integrale e dalle foto mi si nota .....o no in basso a sinistra !!!






Partiamo molto veloci, io non ho sentito il retto femorale lamentarsi durante il riscaldamento, ma sono comunque cauto, mi ritrovo nel gruppetto dei primi 10 comunque senza faticare particolarmente, ottimo segnale.
Siamo in leggera salita su asfalto e viaggiamo sotto i 4:00!!!! lo vedo adesso, ma il garmin non l'ho mai guardato se non alla fine per capire quanto mancava con i k.
Il fatto di aver scaricato tutta la settimana, complice anche il paventato infortunio, mi fa sentire le gambe leggere e reattive. La regola dello scarico totale durante la settimana della gara, il che non significa stare fermi ma correre a ritmo facile con magari solo qualche accenno al ritmo gara, rimane una cosa BASILARE, che si rivela sempre più valida,  sarà una costante tassativa d'ora in poi.......fino al prossimo errore!!!!
Dopo 1.5k si taglia a sx e si prende un sentiero, la pendenza si fa subito notevole, ma riesco a cambiare marcia e mi adatto subito, sento veramente bene le gambe, non dura molto, e spiana in mezzo al bellissimo bosco che circonda Malga Boffetal.
Sono testa a testa con il giovane Jacopo Piazza, quello che l'anno scorso mi stava prendendo a pochi mt dall'arrivo, quest'anno è cresciuto muscolarmente, lo si nota e il ragazzo mi è sempre a ridosso, con frequenti sorpassi reciproci.
Sarà così fino alla fine ma stavolta mi passerà prima del traguardo e l'avrà vinta lui, bravo veramente!!!
Promette molto bene per il futuro e ne sentiremo molto parlare nelle nostre corse.
La corsa prosegue  in mezzo a prati con tratti molto fangosi, nel quale ci si infila con l'intero piede, con continui cambi di direzione pendenza e fondo.
Siamo un gruppetto composto da Andrea Rigo, Bortolan, Mastrotto, Jacopo Piazza, Bort Paolo, viaggiamo velocissimi e molto ravvicinati.
Questo fino al 5k, da cui inizia il primo mega discesone da paura, verso camposilvano, 10% pendenza!!! Aggiungiamo curve secche, passaggi in mezzo a torrenti pieni d'acqua, fondo ultrasconnesso, 2.5 k che correrò a 3:44 con punte a 3:30, per me il massimo.
Le ripetute fatte qualche settimana prima con discesa massimale mi hanno aiutato molto, non ho subito la discesa come al solito, anzi direi che l'ho dominata, ma non posso dire di non aver sofferto caspita.
Avrei preferito la pendenza della Maistrack senza pensarci!!!!
Qui il mitico Andrea Rigo è sparito come una gazzella, alla faccia del maratoneta da strada, il suo motore risulta notevole anche su medie pendenze, per non dire delle discese!!! 
Resto invece in contatto con Bortolan e Bort, entrambi del mio gruppo sportivo, ad un certo punto primo capitombolo di Bort, mi fermo e gli dò una mano a rialzarsi chiedendo se va tutto bene, chiappa rossa di sangue, è un pò scosso ma riparte e dopo qualche centinaio di mt mi è già davanti di nuovo.
                                            
Dopo un pò tocca a me, finisco con il piede su un scarico acqua di legno, di quelli piantati a terra, pur sapendo che non dovevo, come si devono evitare le radici degli alberi e i sassi grossi bagnati, l'andatura elevata e la fatalità, mi impedisce di accorciare o allungare il passo al momento giusto.
Risultato, scio per tutta la lunghezza lo scarico, ai 18-19 all'ora immaginatevi che razza di capitombolo ho fatto anch'io.
Io però mi sono scaraventato a terra con il ginocchio, il braccio sinistro, per fortuna realizzo subito che mi sono solo grattato un pò, nulla di grave, l'impavido guerriero incassa, si rialza e si rimette in moto, dopo minima sistemazione dell'abbigliamento e pulizia......naturalmente.
Azione poco utile ma auto consolatoria e di incoraggiamento,  visto che i miei compagni non se ne sono accorti e mi sono filati via.....











8 commenti:

  1. complimenti per la descrizione e le foto runner!
    Davide Parisi

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    1. Grazie Davide
      non ti avevo mai visto alle nostre gare, ma ho letto un pò di te nel web, e vedo che stai crescendo alla grande.
      Della serie, sei un big e in crescendo!!!!!

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  2. Ciao Andrea, complimenti per il blog! Molto interessante e' ben scritto! Volevo farti una domanda, la lepre rossa e' corsa anche da amatori o e' puramente una corsa "tirata"? Dato che sono un neofita volevo affrontarla come lungo lento collinare, pensi sia plausibile?

    grazie

    Luca

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    1. la corsa è sempre tirata, ma solo se lo decidi te.
      questa è un gara tosta, con molta discesa, e ritorno finale in salita spaccagambe.
      ma se decidi di andare tranquillo e non distruggerti, nessuno può impedirti di farlo, a te la scelta
      come in ogni cosa che decidi di affrontare
      nell'incertezza.........falla

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  3. Ciao Andrea ,innanzitutto complimenti per il tuo racconto, mi sembra quasi di aver corso con te...
    avrei intenzione con un gruppetto di amici di partecipare alla prossima edizione di questo trail, ma essendo da poco che pratico la corsa sento un po' di timore.. mi sembra che tutti i concorrenti siano ad un livello molto più alto di me..cosa suggerisci? la mia media attuale con dislivelli simili e sulle stesse distanze scende di poco sotto i 6min..è un po' troppo secondo te?
    grazie mille per i tuoi eventuali suggerimenti..

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    1. La tua indecisione è legittima, ma tu, voi, non dovete rendere conto a NESSUNO!
      Ci metterete il massimo impegno, questo è sicuro, l'ingrediente base per divertirsi non mancherà!
      I momenti per competere verranno più avanti, quando il grado di maturità atletica crescerà.
      Ma come tutti viaggi, bisogna decidere di partire, altrimenti si vivrà sempre nell'indecisione per sempre.
      Dunque iscriviti, dai il massimo che puoi dare, senza strafare, tanto non cambia nulla, e il resto verrà da solo con il tempo, prima di tutto però pensa a divertirti!
      Ciao e buona corsa, e se capita tira un fischio che ci conosciamo di persona alla prossima occasione

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    2. grazie Andrea!! Terrò a mente il tuo consiglio. Se siamo della corsa insieme ti cerco di sicuro!
      Ciao e buona corsa anche a te!

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