venerdì 23 ottobre 2015

Tagliafuoco 2015-il racconto

Quest'anno il soio vasaro team ha fatto una mega opera pubblicitaria della gara posticipata in autunno, periodo insolito ma dai colori impareggiabili.
Sono riusciti a raccogliere 220 iscrizioni circa, non male, anche se pensavo ad un pò di più.
Arrivo abbastanza presto, perchè a me piace sentire il clima che si scalda e parlare e vedere facce che magari non vedo da tempo.
Adoro questi momenti, ma ad un certo punto bisogna andare a scaldarsi.
Il clima è ottimo, fresco al punto giusto, ma io mi metterò il mio strato, perchè poi a 1350 la storia sarà ben diversa.
Che ogni anno inizi dicendo che questo percorso è duro, ma veramente duro, si non lo posso negare.
Il ricordo degli anni scorsi è quello di tanta fatica, sopratutto nel primo tratto.
Già deciso dai giorni prima nell'uso dei bastoncini corti, parto però con loro in mano, e dopo il primo tratto li comincio ad usare.
pendenza costante e severa sul 17%, e sarà così fino a 3/4 gara.
Fatico molto ma grazie ai bastoncini sento meno la fatica e mantengo un ritmo soddisfacente, 1200 di VAM(metri di dislivello positivo in 1 ora), mantenerli per 50 minuti non sarà facile!
Dal filmato del post precedente si capisce l'impegno.
Entriamo nel bosco e sono a collo di un giovane ragazzo, Matteo Sostizzo, che vedo sempre più avanti ad ogni gara.
Nel bosco il fondo è molto accidentato, i tornanti sono molto secchi, è difficile tenere un buon ritmo e l'uso dei paletti non è il massimo, ma essendo corti e leggerissimi, riesco a gestirli bene.
Usciti dal bosco affrontiamo un breve tratto in discesa e poi il bellissimo tratto attraverso le malghe, in cui si apre la vista sulla valle, quà l'aria è decisamente più fresca, il motore bello caldo ringrazia.
Arriviamo sull'ultimo tratto piano, in cui tolgo i paletti e inizio a correre, il giovane è molto avanti, quasi 300mt, cambio ritmo decisamente e sento di averne abbastanza per raggiungerlo. 
Bellissimi gli sprazzi visibili sulla pianura alternati a nebbia, una caratteristica di questi luoghi in questo periodo.
guadagno metro dopo metro, non so se lui fosse in difficoltà, ma mi appariva evidente l'avvicinamento, tanto da caricarmi psicologicamente sempre più, nella convinzione di potercela fare, nonostante la stanchezza.

 che meraviglia di colori
finito il tratto piano, imbocchiamo gli ultimi tornanti, qui il percorso è stato cambiato rispetto gli anni scorsi.
Il fondo è erboso, difficile da correre fluido, ma come sempre negli ultimi metri si tira fuori qualcosa di inaspettato.
Concludo appena davanti al forte Matteo in 1:12:29 molto esausto.

Sono abbastanza soddisfatto, anche se pensavo meglio, ma comunque ho dato il meglio che potevo e mi sono sentito bene sempre.
La cosa purtroppo che mi ha molto infastidito, per la prima volta nella mia vita, è stato un callo tolto dieci giorni prima in modo brutale, che mi aveva lasciato un buco vero e proprio.
Questo buco di pelle viva ha rotto le scatole per dieci giorni e anche il giorno della gara, creme e cerotti non sono bastati.
Gran dolore nell'appoggiare il piede, sopratutto in discesa.
Anche questa era da provare! Solo oggi dopo altri 5gg è passato del tutto, che regalo!
A parte questo piccolo particolare, e chiamalo piccolo, ringrazio tutto il team che si è adoperato per una gara splendida ed organizzata alla perfezione, con ottimi premi e un gran terzo tempo.
I compagni orsi di squadra Depretto, Penzo, Bortolan e Poletto, si sono piazzati ottimamente, con Poletto addirittura terzo,
Mirko Cocco di AV primo, al limite dell'ora, Anna Zilio del Terzo Tempo, chiaramente prima e in festa per l'onorevole crono di 1:15.
Bravi a tutti i partecipanti comunque, perchè questa gara è dura dal primo all'ultimo metro!




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