domenica 8 gennaio 2017

Ad ogni allenamento e gara la sua scarpa!!!!!

Eh si in questo ultimo anno ne ho cambiate di scarpe, pur non correndo molti k e non facendo molte gare.
Negli anni ho cambiato le scarpe sempre quando erano consumate, o meglio dire distrutte, inutilizzabili.
Nei primi anni usavo una scarpa unica per tutto, perchè per me la scarpa era solo un mezzo come un altro, quello che contava era l'atleta e la sua stoffa.
Sono ancora convinto di questo, non si diventa un fuoriclasse grazie alle scarpe.
Ripetute e altro? una mania per i fuori di testa, sono passati vent'anni e ......direi che sono un pò cambiato!
Ricordate la prima foto del blog?, era della superpippo 2010 penso, in cui avevo il completino nero, indossa le mizuno wave maverick, scarpa da asfalto puro e con quasi 1500k!!!! le ho buttate quando si sono crepate, pensate quanto le ho utilizzate?????
Negli anni, "maturando", ovvero man mano che la corsa diventava sempre più un elemento centrale del mio sentire, ho cercato gli strumenti adeguati per renderla sempre più piacevole, ovvero "calzante".
Quindi sono passato ad avere le scarpe da trail, da asfalto,  divise tra quelle da gara ovvero poco protettive, e quelle protettive.
Sono stato sempre un maniaco della protezione e l'ho messa davanti a tutto.
Per il trail ho ben quattro tipi di scarpe, come potete vedere nella pagina scarpe.
Quelle morbidose per le salite e discese medie ma ben corribili, quelle aggressive per salita e discese nervose, le medesime in versione goretex per i freddi invernali e il fango, quelle da solo salita ripida ovvero i vertical.
Per l'asfalto o la corsa in piano ne ho due tipi, per corse veloci e da gara, e per corse "turistiche".
Ogni scarpa ha una sua caratteristica peculiare che la rende ideale per quel tipo di corsa che si andrà a fare.
Una unica scarpa potrebbe fare lo stesso?
Direi proprio di no.
Se parliamo di flessibilità, stabilità, sensibilità, ammortizzazione, grip, altezza dal terreno, sono tutti elementi peculiari di ogni scarpa, che in base al terreno da percorrere, esaltano e ottimizzano il gesto della corsa.
Se penso alle Saucony kinvara tr trail, sono insuperabili nei vertical, come avere un calzetto, sensibilità massima in salita e corpo unico con il piede.
Non chiedete però a queste scarpe di scendere in discesa poco ripida e lenta, causeranno seri problemi!
Le Dynafit, in salita verticale fanno il loro sporco lavoro, ma non come le Saucony, un altro pianeta, se però dovete fare discesa cattiva, impervia, rocciosa e veloce, non potete chiedere di meglio.
Le Raven boost sono peccaminose in salita e discesa verticale, ma se c'è un percorso poco instabile con molti sali scendi di media pendenza, loro vi faranno volare!
Altro fattore, ogni scarpa fa utilizzare fasce muscolari e sollecita le articolazioni in modo differente, questo diviene un elemento importantissimo per evitare infortuni.
Se ogni giorno si cicla tra tipo di allenamento, terreno, e dunque scarpe, la probabilità di stare lontano da infortuni è maggiore.
Parlo di probabilità e di maggiore probabilità perchè, come potete vedere nel mio caso, è comunque nato un problema al pube.
Ma ritengo che se non avessi adottato questa tecnica, sarebbe comparso prima.
Poi ognuno di noi è diverso e unico, come proviene da una storia unica.
Uno potrebbe correre sempre con un tipo di scarpa e non farsi mai male, ma la probabilità che ciò accada non è elevata!
Questo post è dunque un consiglio a tutti nel dedicare scarpe a determinati allenamenti e gare, se può sembrare costoso, bè si non si può dire che non lo sia, ma in realtà se si usa le scarpe ciclando, queste durano moltissimo e alla fine il costo è identico nell'acquistare una singola scarpa e attendere che si finisca, con però tutte le conseguenze del caso.
La boston boost le ho da novembre 2014 e sono ancora in ottime condizioni.
Se però mi si recrimina il fatto che il materiale dell'intersuola diventa vecchio e non risponde a dovere, su questo non posso negare che ci sia una parte di verità.
Ognuno è più o meno sensibile a questo fattore, io molto poco, forse perchè non sono di un certo livello, anzi sicuramente.
Guardo di più all'economia in termini di durata e prevenzione infortuni, cercando però il massimo rendimento da ogni scarpa.
 Qualche mese fa ho preso scontate a 60 euro un altro paio di adizero boston boost, offerta irrinunciabile, tg 45 1/3, un pò più comoda dell'attuale che è un 44, le ho provate a confronto con le vecchie, una su un piede e una sull'altra, non ho trovato grandi differenze, devo essere sincero mi sembravano identiche.
Ad ognuno le sue riflessioni in merito e spero vi sia stato utile, almeno far notare questo aspetto.



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