E che cavolo, sabato mi sentivo bene, giorno prima riposo con solo nordic walking, causa anche poco tempo per lavoro.
Quando una cosa viene in mente, come di solito accade a me, quella deve essere, da una settimana che avevo in mente le ripetute sui 1000, anzi da più di una settimana.
Le signore ripetute sul k sono nel cuore di ogni runners, ma proprio come le signore, vanno corteggiate a dovere, per farle bene devi sentirle dentro.
Ci giravo intorno da tempo, con varie tipologie di allenamento, proprio con lo scopo di arrivare a farle bene.
Dall'inizio dell'anno scorso che ho accusato un declino netto, tra calo prestazionale e pubalgia, l'anno scorso è stato da dimenticare.
Ma ultimamente i segnali erano sempre più buoni, e sabato era la giornata giusta, tutto a parte il freddo, che per me è un vero problema.
Il mio solito allenamento del sabato si svolge dopo aver portato a scuola il mio ragazzo, ma stavolta come da più di un mese ormai, la temperatura era troppo bassa, -6, una temperatura da lungo o medio, non certo da ripetute.
Sbrigo altre faccende, alle 11:00 le condizioni diventano ottimali, sole e temp sui 8-9 gradi, direi piacevole.
Sono in zona industriale, dove ho svolto i miei primi allenamento 15 20 anni fa, quando non esisteva gps ad uso di chiunque, ma solo cronometro da polso, mi ero trovato il k, misurandolo con l'auto, sapere l'andatura al k era magico.
Sono andato avanti 7-8 anni così sicuri!
Questa è zona è quello che è, ma quando si ha in mente un allenamento specifico, c'è poco traffico, poco dislivello, non chiedo altro, la situazione per me è ideale, tutto il resto diventa insignificante.
Parto con un blando riscaldamento, bello vedere arrivare in bici ragazzi di 15 anni dell'atletica malo, sono qui per allenarsi, sembra un piccolo campo d'atletica!
Dopo un pò di corsetta, un pò di allunghi, dunque mi sento pronto per la prima ripetuta, sono molto determinato e convinto!
Obbiettivo 6x1000 rec 2', a seguire 8k in progressione.
Andatura quella che verrà, certo oggi volevano essere ripetute massimali, poche tegole!
Parto bene, molto bene, sto sotto i 3:30 senza particolare impegno, cadenza 182, lunghezza passo 1,55mt, fantastico, sono l'uomo più felice della terra, da tempo ma veramente da tanto tempo che non avevo queste sensazioni.
Da notare che questa è in leggera salita, si guadagnano 6 metri, ho voluto partire in svantaggio, psicologicamente fa sempre bene, e io vado a nozze con questo approccio.
concludo il primo k a 3:34, il rec di 2min mi sembra lunghissimo, non ne sentirei tanto bisogno.
Parto con la seconda, siamo li, ancora ottime sensazioni, 3:37 seppure in leggera discesa, come al solito io in salitina rendo meglio che non in discesa, incredibile ma è sempre così, amen non pretendo di più, se tengo fino alla sesta under 3:40 mi bacio le manine.
Parto con la terza, primi segnali di affaticamento, ma siamo quasi a metà dell'opera, faccio una curva ai 500mt e dopo 60 mt inizia una fitta sul bicipite femorale(grande adduttore posteriore), lo stesso che mi ha causato una contrattura nel 2012 ai campionati italiani di corsa in montagna.
Percepisco subito il problema ma sono talmente carico che non mollo, cambio modalità di appoggio come faccio spesso, sperando che passi, ma nel giro di 10 sec svanisce tutto, il ricordo al medesimo dolore del 2012 è istantaneo è decido di fermarmi subito.
Il fastidio si è trasformato in dolore altissimo, ma non sono ancora pervinto,.....povero illuso poi mi dirò, provo a fare stretching controllato, corricchiare, convinto ancora di poter ripartire e non buttare tutto all'aria.
Provo a partire, ma bastano 10mt per farmi capire che devo desistere e basta.
Cammino respiro fondo e guardo in cielo, un urlo parte su tutta la zone industriale, penso si sia sentito abbastanza nei dintorni.
I ragazzi mi chiedono se va tutto bene, spiego in due parole e loro continuano, un loro sorriso di incoraggiamento mi fa molto bene.......33 anni di differenza tra me e loro, ma la passione è la stessa, fantastico!!!!
Dunque, dalle stelle alle stalle, che famo???? Ora è il momento di raccogliere i cocci, incollarli in qualche modo e ripartire.
Coltellata alle spalle quando meno te lo aspetti, nulla da aggiungere, eravamo in crescendo di prestazioni, tutto stava tornando come una volta, e tutto d'un tratto........boooooooooommmm.
Mi son visto davanti un fermo e dunque un calo di prestazioni, ora che la stagione sta per partire.
Ottimo, ottimo, ma non mollo, e no e no!!! Dunque raccolgo i cocci e riparto con una leggera corsetta, alternando strecthing leggero e scioglimento muscoli, tentando di capire che direzione prendere.
Il dolore un pò alla volta si affievolisce, ma non mi consente di andare sotto i 6:00.
Qualsiasi coach mi avrebbe indicato la via di casa, ma io non ne ho voluto sapere.
Stavolta mi sono fermato in tempo, 5 anni fa mi ricordo di aver corso oltre il dovuto, fino a non riuscire più ad appoggiare la gamba, ossia volendo correre ancora a ritmi elevati, l'errore più grave che si possa fare, e che consiglio di non fare a chiunque.
Facendo così si rischia lo strappo, e poi si resta ferma sul serio per mesi, quella volta ho zoppicato per una settimana con un dolore cane.
Quella lezione mi è servita e il fermo immediato di questa volta è stato decisivo.
Dopo la decontracture run, il dolore era molto calato, sono dunque partito convinto e deciso per il progressivo di 8k che avevo in mente, partito troppo veloce, la contrattura mi ha fatto subito capire che non ci stava.
Mi sono ritarato e un pò alla volta, sempre rispettando il dolore, sono riuscito ad aumentare k dopo k, senza strascinarmi, sentivo che il dolore veniva sempre meno e mi consentiva di correre sciolto.
Da 4:40, con qualche intoppo, concludo l'ultimo k sotto i 4:00 con dolore minimo.
Il morale ora si è rialzato, più che altro per la conferma che questo incidente non mi avrebbe fermato completamente i giorni futuri, altrimenti sarei stato furibondo sul serio.
Oggi dopo un giorno di riposo, il fastidio c'è, sto continuando a sciogliere il punto con foamroller, pallina trigger, e altri attrezzi vari.
Durante la camminata di oggi non ho avvertito particolari fastidi se no in certi momenti.
Domani proverò un intervallato progressivo o una corsa in salita, certo a ritmi medio blandi.
Fino a che il dolore non sparirà del tutto, di ripetute purtroppo non se ne parla, ma va più che bene così. Come già detto più volte, per fortuna non vivo di questo, altrimenti sarebbe veramente un guaio, altro che nero per queste stupidaggini.
Oggi ho fatto alcune riflessioni.
Ci sono state due coincidenze strane, ma reali.
Da tempo che non usavo le solette noene, perchè rubate con raven a luglio dell'anno scorso(ringrazio quello che se le è prese e tenute, che il signore ti voglia bene, un mondo di bene).
Venerdì mi sono arrivate, e le ho usate proprio sabato per la prima volta dopo mesi.
Con le solette, il boost diventa molto secco, ma come già scritto, il sostegno in kevlar sulla zona metarsiale e centrale è così notevole, che la linearità che si acquista nell'azione di corsa è bestiale!
Questo però comporta un'azione completamente diversa, con un riequilibriamento totale.
Da un mese ormai la pubalgia è quasi sparita, e infatti la fascia hrm del garmin mi rivela un'equilibrio sinistro destra quasi eguale, con una leggera tendenza verso la sinistra, ma di qualche decimo solamente.
Nulla rispetto a quando la pubalgia era in fase acuta, ove arrivavo anche a 52.5 verso sinistra.
Con le noene, vedo ero quasi 51% sul destro!!!!!!
Infatti oggi ho la gamba destra piena di acido lattico, possibile un tale ricentramento????
Ebbene si, probabilmente avevo bisogno di un periodo di adattamento, non certo di correrci delle ripetute massimali sul k per di più!
Non avrei mai pensato però una cosa del genere, ora ho imparato anche questa lezione........
Aggiungiamo che era il critico fisico del mio bioritmo, e siamo così convinto che gli astri si sono allineati per non farmi fare le ripetute come volevo...uah uah uah!!!!!!!
Ridiamoci su va la e andiamo a letti sereni, notte a tutti e buon corse
Acido lattico???
RispondiEliminasi Giovanni, ho gravato sulla gamba destra a tal punto da innescare la produzione di lattato, e ancora oggi lo sento ben presente, incredibile ma è così.
Eliminaquando si raggiunge un equilibrio, suggerisco di modificarlo per gradi, ora l'ho imparato!
ottimo post "tecnico"
RispondiEliminae grazie Francesco!
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