Venerdì ho scritto tutto ok, ma sarà l'età, ogni momento è buono per far saltare fuori qualcosa.
Sabato facendo lavori in giardino, durante un piegamento ho sentito una fitta al muscolo quadrato del femore che si è poi esteso al bicipite femorale. Poi non gli ho più fatto caso, ma sentivo sempre la presenza del fastidio. Molto innervosito per il fatto, ho provato poi a massaggiare ed ho cercato di tenere la parte calda. Sembrava in miglioramento, ma stamattina riscaldandomi, il fastidio c'era e non potevo non darci peso.
Le gambe però le sentivo benissimo, reattive e fresche.
Mi sono messo un bel pò di crema scaldante, e come dire ci ho provato!
Si parte in un centinaio penso, cerco di andare cauto per non fare danni, sperando che con il riscaldamento la cosa passi. All'inizio il fastidio è ben presente, ma ciò nonostante sto tenendo un bel ritmo. Avevo programmato il garmin con i due parziali, quelli fino al ponte(fine asfalto), e poi dal ponte fino alla cima.
4:28 era l'andatura migliore di due anni fa, e il garmin continuava a fischiare vai più piano.
La carica dunque cresceva sempre di più, avere male e correre facile con ritmo migliore di due anni fa, non poteva che .......ma la paura di sentire la fitta finale era sempre in agguato.
Avevo il ricordo della contrattura avuta ai campionati italiani, e che mi aveva stoppato in 30 mt, dunque ero ben conscio che dovevo stare molto molto attento.
Inizia la salita e faccio i primi 3-4 cento metri senza spingere, ma cercando fluidità e cercando di ascoltare il dolore. L'andatura impostata sul garmin, in questo secondo tratto era 9:21, e anche qui il garmin mi continuava a dire di andare piano!!!!!
Arrivo al famoso albero della capocciata, e lo centro in pieno, per fortuna era protetto con un bel cuscino, e la mia testa e scivolata via, grazie a quelli dell'organizzazione!!!!!
Spingo bene fino a malga pasubio, punto in cui riesco ad alzarmi e correre senza essere piegato sulle ginocchia, il bicipite femorale vibra nel senso vero del termine, e sono sempre lì pronto a sentire la stoccata finale, ma mi dico fan brodo, o la va o la spacca e me la gioco tutta, dunque inizio a spingere convinto!
Le persone che raggiungo e supero le conosco bene, e mi rendo conto di essere su un buon tempo!
Inizia un vento tremendo, freddo e forte. Il fatto di avere scelto la maglietta con le maniche, i pantaloncini sopra il ginocchio, l'avermi messo anche sulla pancia sul petto e sulle spalle un bella dose di olio scaldante, è stata una ottima scelta.
.........to be continued
Fantastico il passaggio all'albero della capocciata! Ora attendo il resto della storia.
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