domenica 3 aprile 2016

Maratonina dei Dogi 2016

Da due anni che non la facevo, ma rimane sempre una classica, organizzata alla perfezione e nei minimi dettagli.
Arrivato ben in anticipo, mi sono goduto alcuni momenti di primo mattino vicino al Brenta, questi rimangono sempre i più belli e che assaporo di più

Il meteo ci ha regalato una giornata fantastica, tipicamente primaverile.
Ho avuto il coraggio, proprio io di affrontarla in tenuta estiva!
Ben vestito nel riscaldamento, man mano che i minuti passavano si sentiva che la temperatura saliva, il sole si faceva strada e dunque,  ho tolto la maglietta intima!
Cannotta e pantaloncini, fantastico, da sei mesi che mi vestivo per proteggermi dal freddo.
So di non essere "in condizione", ma ho voluto comunque provarci, i primi 6k ho tenuto la media che volevo ossia 4:00, senza avvertire particolare affaticamento, ma poi un pò alla volta ho ceduto.
La prova della settimana prima, mi aveva dato qualche segnale di conforto, ma era chiaro che tenere per 21k continui, sarebbe stato molto difficile.
Rispetto alla stravicenza, per fortuna, siamo molto lontani da quel giorno nero, quell'incubo sembra passato, anche se resterà sempre nei miei ricordi.
Non ho avuto un calo tale come quel giorno, molto più contenuto, ma la cosa che mi ha fatto piacere è che ho riprovato sensazioni che da dicembre non provavo.
Un'altra cosa bella è che ho imparato ad accettare serenamente questi stati, non facendone un dramma, tengo il ritmo che riesco, sempre consapevole di dare il massimo che riesco in quel particolare momento, e questa è una conquista non da poco per me.
Non vale l'equazione, valgo il ritmo che riesco a tenere in una gara, o la posizione in classifica, valgo per quello che sono, negli stati forti come in quelli di recupero, l'onda per essere tale deve avere la controparte bassa, si o no?
Mi rendo conto che è stato un passaggio, e come tale va preso, solo che cali così vistosi non li avevo mai avuti, e ciò fa preoccupare un pò.
Oggi stranamente ho sofferto ai piedi  con le adidas boston boost, non mi avevano mai dato problemi, anche se è vero che dalla Stravicenza non le avevo più usate.
Sono scarpe pantofola, la struttura articolare deve essere abituata, dopo tre giorni di camminate, con impatto 0, il passaggio al fare una mezza con delle A2  si è fatto sentire.
Alla fine mi sembrava di essere a piedi nudi, forse sarebbe stato pù saggio utilizzare le energy, ma ripeto, non mi avevano mai dato problemi, ci farò una riflessione per distanze sopra i 10k, e comunque devo essere più costante nell'usarle anche in allenamento
1:29:05 il tempo finale, ben lontano dai personali, ma non importa.
Come detto dopo la stravicenza, pensare ad una distanza doppia da fare, mi veniva il voltastomaco, invece è andata ed ho tenuto.
In questi ultimi 3 giorni ho scaricato parecchio, con nordic walking, che mi piace tanto e lo vedo fantastico per il recupero articolare, anche se per riuscire a far andare il mio cuore sopra i 100bpm, devo cercare le salite, e toste.
Altrimenti in piano, per quanto mi sforzi no supero gli 80.
Domenica prossima la Puro 10000, qualche chance c'è, ma devo andare in scarico, con quale richiamo in settimana.
E poi, via ai trail e alle podistiche serali

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